Com’è il Natale in tempo di crisi? Meno felice e colorato del solito, magari contraddistinto da una vena di pessimismo per i difficili tempi che si prospettano all’orizzonte? O forse la felicità di festeggiare con parenti e amici prevarrà sul pessimismo di chi ha visto diminuire il proprio potere di acquisto e teme per il proprio posto di lavoro? Una recente ricerca della società di consulenza Deilotte prova a dare risposta a queste domande, dimostrando come la Rete possa costituire una buona alternativa per attenuare gli effetti della crisi sul Natale.
Stando al recente rapporto Xmas Survey [pdf], redatto per l’undicesimo anno consecutivo dagli esperti di Deloitte, per i consumatori europei si apre un periodo di forte incertezza e pessimismo, dettati dalla difficile situazione economica. La maggioranza degli intervistati dichiara di voler contenere le spese per questo Natale, focalizzando maggiormente l’attenzione su quei doni ritenuti utili e non semplicemente accessori. Una scelta seguita con convinzione anche dagli italiani, che nel 60% dei casi privilegeranno prodotti utili a discapito dei regali superflui.
La decisione degli acquirenti incide maggiormente nel comparto del commercio, dove sono premiati i rivenditori in grado di offrire prodotti utili e durevoli a prezzi contenuti. Per le spese di fine anno il 17% degli italiani dichiara di voler acquistare meno cibo per non dover rinunciare all’acquisto di qualche regalo; il 21% ammette che la spesa complessiva per i regali sarà più bassa rispetto agli scorsi anni, mentre resteranno stabili le spese per il cibo. Infine, circa un italiano su tre prevede di spendere meno sia per l’acquisto di cibo che per i doni, limitando per quanto possibile le spese in previsione dei momenti difficili previsti per il 2009.
In questo quadro di inevitabile pessimismo e tendenza al risparmio dettati dalla crisi, Internet appare come una valida soluzione per risparmiare denaro senza rinunciare alle tradizionali abitudini natalizie. La ricerca dei prezzi migliori per l’acquisto dei beni interessa direttamente la Rete, strumento giudicato molto utile per una comparazione obiettiva del prezzo dei prodotti. Tale tendenza risulta maggiormente incisiva nei paesi dell’Europa occidentale, specialmente per questioni legate meramente al digital divide che impedisce ancora oggi a numerosi paesi dell’Est di poter fare affidamento su un buon numero di connessioni al Web.
Le principali ragioni per fare i proprio acquisti sul Web per gli italiani sono legate alle maggiori opportunità di scelta (47%), alla possibilità di evitare code e folla nei negozi (23%), risparmiare tempo (13%) e in misura minore alla possibilità di ricevere il prodotto direttamente a casa (11%). Nel resto dei paesi europei, invece, tra i principali vantaggi legati all’ecommerce svetta proprio la consegna a domicilio del bene ordinato, con una media che si attesta intorno al 24%, circa il doppio rispetto all’Italia.
Una tale discrepanza è principalmente dovuta alla conformazione geografica dei paesi in cui è stata condotta l’indagine, alla dislocazione sul territorio di negozi e centri commerciali e, naturalmente, al livello di confidenza degli utenti con la Rete. Il dato complessivo sull’utilizzo di Internet per l’acquisto dei beni di fine anno (14%) dimostra come gli italiani siano ancora poco propensi ad affidarsi completamente a Internet per il loro shopping. Le opportunità per compiere acquisti sicuri su siti affidabili non mancano, ma la possibilità di toccare con mano il prodotto e avere un rapporto diretto con il rivenditore sembrano ancora prevalere sui metodi più asettici, ma anche più rapidi, dello shopping online.
Estendendo il discorso all’intera Europa emerge abbastanza chiaramente come, tra i tanti aspetti negativi, la crisi economia abbia portato i consumatori a riscoprire una maggiore accuratezza nella scelta dei prodotti da acquistare. In questo processo la Rete diviene uno strumento ideale per confrontare pregi e difetti dei beni, il loro prezzo e le qualità approfondendo le proprie conoscenze prima di procedere a un acquisto.
Nell’economia dei grandi sistemi e del singolo consumatore, del resto, vince chi riesce a ottenere le migliori informazioni e a interpretarle in maniera corretta prima di passare alla pratica. E chissà, forse proprio per questo motivo la Rete potrà offrire a qualcuno un Natale migliore.
Stando ai dati forniti da Deloitte, circa il 36% degli italiani dichiara di voler utilizzare Internet per comparare i prezzi prima di procedere agli acquisti natalizi. La Rete offre numerose opportunità per compiere le ricerche sul costo dei prodotti e identificare quei negozi nella propria città in cui l’acquisto di un bene appare maggiormente economico. Il 17% del campione intervistato dichiara, invece, di ricorrere al Web per identificare il regalo giusto da acquistare e compararne pregi e difetti con prodotti simili così da rendere quanto più oculato possibile il proprio acquisto.
Il 12% degli italiani dichiara di utilizzare la Rete per individuare la collocazione geografica dei punti vendita di interesse nella sua città nei quali metterà poi in pratica lo shopping natalizio. Rimane ancora bassa, invece, la percentuale di italiani che decide di utilizzare il Web per procedere direttamente all’acquisto dei beni per le festività di fine anno. Secondo il rapporto diramato da Deloitte, solamente il 14% degli intervistati ha esplicitamente affermato di voler utilizzare Internet per comprare i prodotti attraverso i siti di ecommerce.
Secondo questa porzione di italiani, la possibilità di fare shopping in Rete consente di avere una maggiore opportunità di scelta e spesso a prezzi più convenienti rispetto ai rivenditori al di qua dello schermo. «È noto che il consumatore grazie a Internet è sempre più curioso e
informato, avendo a disposizione in pochissimo tempo una varietà elevata di prodotti, marchi, prezzi e
modalità di acquisto. Gli italiani, rispetto alla media europea, utilizzeranno maggiormente Internet come
strumento di comparazione. Viceversa, effettueranno gli acquisti via Internet in misura minore rispetto alla
media europea. Pertanto, la continua ricerca da parte del consumatore del miglior rapporto prezzo qualità
richiede, ma nello stesso tempo permette, ai produttori e distributori di beni di largo consumo di scegliere le
più opportune azioni commerciali» dichiara nel report Dario Righetti, responsabile del settore Consumer Business per l’Italia di Deloitte.