La cura Yang fa bene a Yahoo

Dopo tre mesi di presidenza Yang, Yahoo! sembra in una forma migliore di prima. Il gruppo pianifica di tagliare molti rami secchi e guardare sempre più all'advertising. Le azioni premiano le scelte recuperando già metà del tracollo estivo
La cura Yang fa bene a Yahoo
Dopo tre mesi di presidenza Yang, Yahoo! sembra in una forma migliore di prima. Il gruppo pianifica di tagliare molti rami secchi e guardare sempre più all'advertising. Le azioni premiano le scelte recuperando già metà del tracollo estivo

Da quando è tornato in sella Jerry Yang, poco più di tre mesi fa, molte cose stanno cambiando per Yahoo e il titolo in borsa ne risente a fasi alterne. Il motore di ricerca di Sunnyvale, rimasto fuori dai giochi per troppo tempo, forse è pronto a tornare a ricoprire un ruolo da protagonista.

Yahoo Music

Innanzitutto stanno chiudendo molti dei servizi che si sono rivelati meno interessanti (Yang aveva esplicitamente dichiarato di voler tagliare i «rami secchi» per ripartire da basi solide): Yahoo!Podcast e Yahoo!Music Unlimited dovrebbero infatti cessare le loro attività mentre Yahoo!Music e Yahoo!TV dovrebbero subire serie modifiche. Ma mentre il servizio di ricerca sui podcast, oltre ad aver riscosso ben poco entusiasmo, offriva anche poco di nuovo rispetto a ciò che si vede in rete, la divisione musicale di Yahoo era stata tra i pionieri della musica venduta senza DRM, con alcuni validi esperimenti di singole tracce libere messe in commercio con l’accordo degli artisti.

Sono previsti poi alcuni cambiamenti per la pagina di Yahoo!Search dove sta riscuotendo un discreto successo, come riporta il blog ufficiale, il servizio di Dynamic URL Rewriting.

Il secondo motore di ricerca al mondo sta vedendo un lieve aumento nel valore delle proprie azioni dopo la tempesta estiva: +15% negli ultimi 15 giorni, dopo il tonfo di -30% registrato tra Aprile e Agosto. Sono state le nuove partnership e acquisizioni a causare il rialzo oltre alle insistenti voci che si erano sparse relativamente ad una possibile cessione in toto del gruppo a Microsoft. Non vanno inoltre tralasciati gli annunci relativi alla piattaforma di advertising, le acquisizioni di BlueLithium e Right Media e l’accordo promozionale con Bebo.

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