La Federal Communications Commission libera lo “spazio bianco“, uno spettro di frequenze che risiede tra quelle già utilizzate per la trasmissione dei canali TV, e che potrà essere utilizzata per la realizzazione di dispositivi in grado di comunicare senza fili in maniera ancora più efficiente e veloce.
Le trasmissioni a tali frequenze, infatti, sono in grado di viaggiare anche a lunghe distanze, e di superare gli ostacoli posti dai muri casalinghi. Già nel 2008 la FCC aveva intravisto i vantaggi provenienti dall’apertura di tale spettro, ed in questi giorni ha approvato all’unanimità una serie di regole da seguire per lo sviluppo di tecnologie basate su quello che molti chiamano Super-WiFi.
Compagnie come Google, Dell, Motorola e Microsoft erano alla finestra già da tempo, in attesa di una qualsiasi mossa che potesse far scattare la scintilla decisiva. Adesso, però, restano ancora alcuni problemi da superare, come la creazione e la gestione di un database delle frequenze utilizzate che permetta ai vari produttori di realizzare dispositivi che non interferiscano né tra di loro, né con la trasmissione dei canali televisivi.
Joe Hamilla, CEO di Spectrum Bridge, evidenzia come questo sia il «primo passo della FCC per far sì che si abbia una migliore gestione dello spettro di frequenze non utilizzato». Julius Genachowski, Presidente della FCC, invece, ricorda invece come l’apertura di alcune frequenze in passato, inizialmente considerate poco utili a causa della bassa qualità offerta, abbia dato vita ad una tecnologia fondamentale al giorno d’oggi: il Wi-Fi.
L’inizio della produzione di dispositivi basati sull’utilizzo dello “spazio bianco” è atteso a breve, mentre per vedere la diffusione di questi nel mercato, secondo Dan Reed di Microsoft, ci vorranno almeno 2 o 3 anni. La FCC è convinta che nell’arco di una ventina di anni l’intero spettro andrà esaurito, con un giro economico di oltre 7 miliardi di dollari l’anno.
Photo credit: Charleston’s TheDigitel