La Food and Drug Administration americana ha autorizzato l’uso di emergenza (Eua) della prima pillola antivirale per il trattamento del COVID-19, una soluzione molto attesa in quanto potrebbe garantire ai medici un ulteriore strumento per combattere la malattia. Il trattamento, realizzato da Pfizer, riduce il rischio di ospedalizzazione e morte nei pazienti ad alto rischio contagiati dal coronavirus. L’Agenzia americana del farmaco ha infatti autorizzato l’uso del farmaco per il trattamento di persone di età pari o superiore a 12 anni (di almeno 40 chilogrammi di peso) che sono ad alto rischio di ammalarsi gravemente se contraggono il virus.
Una pillola contro il COVID-19
Chiamato Paxlovid, il trattamento include 30 pillole da prendere comodamente in casa, tre compresse, due di nirmatrelvir e una di ritonavir, due volte al giorno per cinque giorni, e solo su prescrizione medica. La cura, in tal senso, deve essere avviata entro pochi giorni dai sintomi per risultare efficace al 100%, quindi per forme di infezioni da lieve a moderate. Da questo punto di vista il farmaco prende di mira le proteine che aiutano il virus a fare copie di se stesso e mutare.
Paxlovid avrebbe ridotto il rischio di ospedalizzazione e morte dell’89% degli adulti con COVID-19 ad alto rischio di sviluppare malattie gravi quando è stato somministrato entro tre giorni dalla comparsa dei sintomi.
La FDA sta anche esaminando un secondo antivirale COVID-19, chiamato molnupiravir, prodotto dalla società farmaceutica Merck. Il farmaco sembrerebbe però meno efficace di Paxlovid: uno studio clinico ha infatti scoperto che il tasso di ospedalizzazione e morte per coronavirus è ridotto solo del 30%. Le pillole sono più economiche e più facili da usare rispetto alle terapie con anticorpi monoclonali, che sono state un importante trattamento utilizzato per le persone malate.
Il farmaco contenuto nella capsule può inoltre risultare efficace contro la variante omicron del coronavirus, e altre come per esempio quella ribattezzata delta. L’amministrazione Biden prevede di avere 250.000 confezioni di pillole Pfizer disponibili entro la fine di gennaio, ha riferito Bloomberg. “L’autorizzazione odierna introduce il primo trattamento per COVID-19 sotto forma di pillola da assumere per via orale, un importante passo avanti nella lotta contro questa pandemia globale”, ha dichiarato la dott.ssa Patrizia Cavazzoni, direttrice del Centro per la valutazione dei farmaci della FDA e Research. “Questa autorizzazione fornisce un nuovo strumento per combattere il COVID-19 in un momento cruciale della pandemia man mano che emergono nuove varianti e promette di rendere il trattamento antivirale più accessibile ai pazienti ad alto rischio di progressione verso la forma più grave”.