Il GARR è l’organizzazione che si occupa di studiare l’utilizzo e lo sviluppo delle reti informatiche per le accademie. Dunque gli studi sono sia sulle tecnologie utilizzabili che sulla logistica. Il nostro paese è molto indietro per quanto riguarda questo fattore anche per una motivazione geografica e sicuramente la forma a stivale non aiuta.
Se devo essere sincero tale ente mi era totalmente ignoto fino a quando su Punto informatico non ho letto una bella intervista al signor Massimo Carboni, il responsabile tecnico della rete del GARR. L’intervista mi ha molto incuriosito perchè si parla del futuro della rete informatica italiana, sicuramente un argomento molto scottante e di difficile previsione.
Secondo il signor Carboni il futuro è assolutamente nella fibra. Visto lo sviluppo di questa tecnologia nei paesi che si trovano avanti rispetto a noi possiamo dire che l’affermazione è logica. Non saremmo né il primo paese e nemmeno l’ultimo a portare su larga scala la fibra nelle case se lo facessimo. La fibra è certamente il futuro e per questo le affermazioni del responsabile del GARR non mi hanno meravigliato.
Invece mi ha colpito la criticità con la quale si sia abbattuto nei confronti delle connessioni basate sul rame definite ormai vecchie. Certamente l’ADSL e la sua tecnologia presenta dei limiti fisici, limiti che per giunta in Italia non sono ancora stati raggiunti nella loro totalità, ma è anche vero che la fibra presenta dei chiari limiti economici e nel bel paese nessuno pare che abbia intenzione di investirci su.
Nonostante io speri che le affermazioni del signor Carboni siano reali purtroppo ho paura che grazie alla sua economicità l’ADSL in Italia avrà vita davvero lunga.