Una ricerca anglosassone avrebbe dimostrato come potrebbe bastare la sola volontà degli ISP per far diminuire del 70% il peer to peer.
Lo studio, realizzato su un campione di circa 1600 utenti, con un’età compresa tra i 15 ed i 54 anni, è destinato ad alimentare le polemiche sul rapporto tra le major e gli operatori telefonici.
Il 70% degli intervistati ha dichiarato che rinuncerebbe al file sharing se il proprio Internet Service Provider attuasse un diretto monitoraggio della rete; ciò poiché incomberebbe la preoccupazione di essere intercettati mentre si condividono file protetti da copyright.
Non sottovalutiamo l’elemento chiave e cioè che il P2P ha permesso la diffusione della banda larga nelle abitazioni; pertanto, proprio in virtù di ciò, gli ISP hanno manifestato sempre una certa “leggerezza” nei riguardi degli sharer, intervenendo solo per rimuovere drastici ingorghi nella rete, dovuti all’uso di tali applicazioni.