Interessanti i dati riguardanti la crescita di Windows Vista in confronto a quella di Windows XP. Il punto in comune è uno e forte: l’inerzia.
Per inerzia si intende in fisica la proprietà della materia che ne determina la resistenza ad opporsi a variazioni dello stato di moto
Fonte Wikipedia
L’inerzia è il dinamismo che si origina dalle nostre abitudini. Se siamo abituati su un sistema operativo, dev’esserci un motivo molto forte per costringerci a cambiarlo. Così con un browser: i primi esperimenti con una nuova interfaccia sono spesso l’ostacolo principale al cambiamento. Stessa cosa per ogni altra realtà: i legami che si creano con la forza dell’abitudine sono difficili da sciogliere e dev’essersi in molti casi qualcosa di traumatico per dare una vera svolta all’incedere delle cose.
A volte, sì, c’è un punto di rottura. Lo si chieda a Sony, che ha visto il proprio Walkman cadere in malora sotto i colpi degli iPod. Lo si chieda a Microsoft, che ha visto Internet Explorer messo in crisi dall’avanzata di Firefox.
L’inerzia è una realtà. Giudicarla negativamente significa volersi creare una dimensione propria senza attenersi all’evidenza: l’inerza è ciò che assicura una base al web, ciò che fa galleggiare una massa molto grande di utenti desiderosi semplicemente di qualche informazione e poco più, nel più comodo dei modi e senza impegno in update, release, beta test e altre diavolerie.
L’inerzia è cosa buona. E’ come un vento alle spalle che favorisce la corsa. L’importante è avere sempre il controllo della direzione.