Internet, e l’accesso ai servizi di nuova generazione, sono oramai una necessità per chiunque (persona fisica o azienda) voglia competere nel mercato o solo rimanere al passo con i tempi. Se in Italia lo diciamo da tempo, ma non facciamo all’atto pratico quasi nulla, in Francia hanno le idee ben chiare e Francois Fillon, “primo ministro francese”, ha proposto che i provider offrano al pubblico una “tariffa sociale“, cioè accessibile anche a chi non dispone di un reddito elevato. Si parla di circa venti euro bimestrali in bolletta per accedere a una connessione ad alta velocità.
La necessità, ma anche l’intelligenza di questa proposta, giunge da un dato abbastanza allarmante per la Francia, che vede come possessori di un accesso a banda larga, solo il 22% della popolazione con un reddito sotto i 900?. Un dato grave che può portare una larga parte di francesi “all’emarginazione tecnologica” e sociale.
Alla proposta farà seguito uno studio di fattibilità che andrà a delineare l’offerta più adatta per rispondere a questo bisogno.
Al di la di tutto è davvero interessante notare come la Francia abbia intrapreso una strada davvero efficace che varrebbe la pena seguire un po’ in tutta Europa.
Se è vero che anche gli Italiani faticano ad avere 1000? al mese, e se è vero che l’accesso alla banda larga deve essere riconosciuto come un bene universale ed essenziale come luce, acqua e telefono, perché dobbiamo pagare tariffe altissime?