Il brand Lynksys è destinato a finire alla sbarra. La denuncia proviene dalla Free Software Foundation e dalla parte della difesa sarà seduta la Cisco. Il problema nasce su una ipotizzata violazione di copyright legata alla violazione della licenza GPL ed il tutto rivanga casi precedenti nei quali la difesa della licenza ebbe già la meglio in sede legale.
«Abbiamo iniziato a lavorare con Cisco nel 2003 per aiutarli nel processo di adeguamento dei loro software alle nostre licenze e i cambiamenti iniziali sono stati molto promettenti. Sfortunatamente non hanno mai dato l’impulso necessario a conformarsi completamente, e ora, cinque anni dopo, non abbiamo ancora visto un piano per aderire alle nostre licenze. Come risultato, crediamo che un’azione legale sia il miglior modo per ristabilire i diritti che concediamo a tutti gli utenti dei nostri software». Sono queste le parole di Brett Smith, responsabile della conformità alle licenze per la FSF.
Nel comunicato diramato dalla FSF si notifica il fatto che la maggior parte dei software distribuiti da Cisco sono open source e tutelati sotto GNU General Public License (GPL) o GNU Lesser General Public License (LGPL). Ciò nonostante, Cisco non ha mai distribuito il codice utilizzato negando così la possibilità di intervenire sul codice stesso da parte degli utenti. Trattasi pertanto di una evidente violazione a quello che è lo spirito con cui il software stesso è stato progettato. Spiega Richard Stallman, Presidente FSF: «le nostre licenze sono state progettate per assicurare a chiunque di usare il software e modificarlo […] per esercitare questo diritto, l’utenza necessita del codice sorgente».
La denuncia non nasce dal nulla: fin dal 2003 le parti sarebbero state in contatto per assicurare massima aderenza ai dettami della GPL, ma ora la FSF intende forzare la mano su alcune situazioni che, a quanto pare, Cisco non avrebbe mai regolarizzato nonostante l’ampio margine di tempo lasciato a disposizione. Il documento della denuncia è disponibile online in file pdf.