La FTC indaga sui cookie di Adobe Flash

La FTC punta il dito contro Adobe. L'accusa è quella di una cattiva gestione dei cookie da parte di Flash
La FTC indaga sui cookie di Adobe Flash
La FTC punta il dito contro Adobe. L'accusa è quella di una cattiva gestione dei cookie da parte di Flash

Emergono nuovi problemi in tema di tutela della privacy per Adobe Flash. La Federal Trade Commission ha comunicato di aver aperto un’indagine sullo strumento realizzato dall’azienda californiana in merito alla gestione dei cookie, che secondo l’ente statunitense non risulta essere conforme alle norme vigenti in materia.

Durante una conferenza tenutasi nei giorni scorsi il presidente della FTC, Jon Leibowitz, ha infatti dichiarato che «esiste un problema con Flash che va risolto e ne parleremo con Adobe». La commissione avrà dunque il compito di condurre un’approfondita analisi nel corso dei prossimi due mesi, allo scopo di verificare l’effettiva concretezza delle accuse mosse contro Adobe. A fare luce su quale sia il tipo di problema è un altro membro della FTC, Ed Felten, che punta il dito contro i cookies, file salvati da alcune applicazioni per il Web allo scopo di tener traccia di informazioni importanti riguardanti le connessioni a determinati siti.

Ogni browser permette di impostare alcuni parametri di sicurezza per la gestione dei cookie, ma secondo Felter tale procedura non intacca quelli prodotti da Flash la cui organizzazione, catalogazione e cancellazione sembra essere gestita in esclusiva direttamente dal software di casa Adobe. Secondo la FTC tale gestione sarebbe da rivedere, al fine di poter affermare con sicurezza che la riservatezza degli utenti sia tutelata: un intervento che si rivela peraltro ovvio e dovuto a seguito del documento di proposta del “do-not-track” con cui la FTC ha stretto un giro di vite attorno al settore. Felter ha continuato poi affermando che esistono anche ulteriori problemi che coinvolgono Adobe, sui quali si potrà però intervenire soltanto in un secondo momento, una volta risolto il primo caso.

Pronta la risposta di Adobe, che scende in campo in difesa di Flash. Secondo un portavoce del gruppo l’intento della società non è mai stato quello di tener traccia dei dati sensibili dei propri utenti, pratica tra l’altro scoraggiata più volte dalla stessa Adobe. Le ultime versioni del Flash Player, poi, sarebbero state fornite di ulteriori funzionalità mirate proprio a migliorare la gestione dei cookie, per garantire maggiore sicurezza e riservatezza. Tali parole dovranno però trovare conferma nei report stilati dagli incaricati della FTC che si occuperanno del caso.

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