Sulla base di quanto trapelato su Bloomberg grazie alle rilevazioni di due fonti vicine alla FTC, la Federal Trade Commission starebbe per avviare specifici approfondimenti relativi a Google Search plus Your World. Trattasi per molti versi di un atto dovuto sulla base della denuncia formalizzata dalla Electronic Privacy Information Center (EPIC). Ma è nella forma delle indagini la notizia più interessante.
La FTC, infatti, avrebbe deciso non tanto di avviare una indagine a sé stante sul caso, ma piuttosto di accettare la linea suggerita dalla EPIC e di estendere le indagini antitrust già in atto sul gruppo di Mountain View. Viene pertanto vista una linea di continuità tra le accuse presentate tempo fa circa casi differenti (soprattutto in relazione a Google Travel ed all’acquisizione della ITA Software) e le nuove evidenze relative a Search plus Your World. La matrice dell’accusa, del resto, è la medesima: Google avrebbe approfittato della propria posizione di forza sul mercato della ricerca online per imporre altri servizi proprietari e trarre così lucro dalla moltiplicazione del traffico sulle proprie pagine.
Nel caso di Search plus Your World, in particolare, a trarre lucro dalla funzione sarebbe Google+ poiché il social network godrebbe di impareggiabile vantaggio competitivo rispetto a quelli che sono invece i pezzi grossi del settore (Facebook e Twitter in primis). Google da parte sua non commenta le notizie provenienti dalla FTC (e non ancora ufficiali), ma ricorda come la normativa antitrust non nasca per favorire le aziende, ma i consumatori. Google, insomma, ritiene di aver creato un servizio che offre agli utenti qualcosa di più, e non qualcosa di meno, e che per questo motivo nulla possa essere contestato all’azienda in virtù del modo in cui ha realizzato il proprio servizi.
Se la EPIC segnalava opinioni dalla Harvard Business School secondo cui Google avrebbe ormai da tempo travalicato il confine delle normative antitrust, Bloomberg segnala in controcanto opinioni di segno contrario secondo cui il team di Mountain View non avrebbe forzato alcun concorrente e non avrebbe mai agito al di fuori delle regole.
Se quanto trapelato sarà confermato, presto la FTC potrebbe comunicare l’estensione delle indagini, ampliando così la portata delle consultazioni in atto e aggravando la posizione di Google. Stabilire un paradigma accettabile su cui basare eventuali decisioni non sarà però facile ed in prospettiva il caso potrebbe imporre indagini estremamente lunghe.