Eclissatosi Red Ronnie, vittima sacrificale della guerriglia mediatica online organizzata dalla blogosfera contro gli accusatori e avvelenatori di un’incredibile campagna elettorale milanese, ora tocca al cantautore Gigi D’Alessio. E c’entra ancora un concerto.
Il Web si sta scatenando contro l’artista napoletano, già non molto simpatico al popolo della Rete per le sue recenti affermazioni pro nucleare, “reo” questa volta di aver accettato di cantare sul palco del concerto finale in piazza Duomo, previsto per domani sera (prenderà il primo volo da Miami, dove si trova in questo momento, per giungere a Milano e poi addirittura volerà a Napoli per sostenere l’altro candidato del centrodestra) a sostegno della candidata Letizia Moratti.
Notizia che ha subito concentrato il flusso di ironie e sberleffi verso la sua pagina Facebook, con il meccanismo solito: si clicca mi piace alla pagina fan per accreditarsi l’opportunità di scrivere un commento sulla bacheca, lo si fa, e poi si elimina il mi piace, o si aspetta che l’autore banni pazientemente tutti i disturbatori. Pare però che la sua pagina personale sia stata chiusa.
Fioccano i commenti ironici, che citano gli altri tormentoni di queste due settimane molto accese: dalle accuse assurde a Pisapia fino all’ormai imprescindibile quartiere di Sucate con tanto di moschea.
Naturalmente anche il grande protagonista di questa prima vera campagna elettorale 2.0, Twitter, non sta a guardare: #gigidalessio è l’hastag che sta cominciando a farsi notare sul microblogging.