La lotta per il World Wrestling Entertainment si intensifica: THQ contro Jakks

Il produttore di Smackdown vs. Raw cita in giudizio il suo alleato Jakks Pacific
La lotta per il World Wrestling Entertainment si intensifica: THQ contro Jakks
Il produttore di Smackdown vs. Raw cita in giudizio il suo alleato Jakks Pacific

THQ da anni detiene la licenza ufficiale della World Wrestling Entertainment e produce giochi di grande successo con i franchise Smackdown vs. Raw e Legends of Wrestlemania. La licenza era stata acquisita in maniera congiunta assieme a Jakks Pacific, produttore di giocattoli, divenenuto nel tempo un nemico di THQ per discordie sulle quote spettanti dai diritti sui giochi WWE.

Jakks ha compiuto qualche giorno fa una mossa a sorpresa: ha inviato notifica alla World Wrestling Entertainment delle proprie intenzioni di esercitare una opzione nel contratto di licenza che ne consente l’estensione a richiesta del licenziatario. Così facendo il contratto di sfruttamento dei diritti del World Wrestling Entertainment si estenderebbe dall’attuale scadenza del 31 dicembre 2009 al 31 dicembre 2014.

Il problema è che Jakks Pacific ha agito in piena autonomia e senza il consenso di THQ, che ha adesso obiettato e chiamato in giudizio la Jakks stessa. THQ infatti si sente lesa e non vede per sè alcun obbligo di rinnovo del contratto WWE attuale e soprattutto non accetta una delle clausole che vieta la pubblicazione di ogni gioco sul wrestling per un anno dopo la fine della licenza WWE.

La battaglia si preannuncia lunga visti i precedenti legali: l’anno scorso THQ aveva vinto una disputa legale contro Jakks per questioni di royalties derivanti dai giochi WWE che si protraeva dal 2006. A maggio si è invece concluso l’appello di un giudizio che la World Wrestling Entertainment aveva intrapreso contro THQ e Jakks Pacific, con l’organo sportivo uscito perdente contro i due produttori di giochi.

È possibile che THQ stesse cercando una via d’uscita da una partnership (con Jakks Pacific) non più gradita e magari volesse rinegoziare autonomamente la licenza futura con la World Wrestling Entertainment. La mossa di Jakks ha quindi scombussolato questo possibile accordo e scatenato una nuova battaglia legale.

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