Una situazione difficile. Una partita impossibile. Il diluvio, la paura di soccombere, lo spettro della sconfitta che avrebbe mandato nel baratro il cuore calcistico dell’Argentina. Poi il miracolo, al secondo minuto di recupero, firmato Martin Palermo: Argentina-Peru 2-1. Per Diego Armando Maradona, attuale Commissario Tecnico della Nazionale di Calcio argentina, la gioia è esplosa nell’acquazzone dello stadio Monumental di Buenos Aires e per la sua squadra si è improvvisamente riaperta la possibilità di accedere ai Mondiali del Sudafrica dopo un tormentato percorso di qualificazione. Ma la vendetta dei peruviani non si è fatta attendere.
«Per il più grande piagnucolone di tutti i tempi – ci hai sconfitti nel Calcio, ma noi ti sconfiggiamo sulla Rete»: il messaggio è comparso così sulla homepage del sito ufficiale di Diego Armando Maradona, sito la cui prima pagina è stata sostituita nella più classica delle azioni di defacement. L’hacker che ha agito sul sito del Pibe de Oro si è firmato “Elite-Peruvian” preannunciando un minaccioso «ti abbiamo fatto piangere». L’homepage è stata catturata nelle ore dell’attacco da Sophos, da cui proviene ora l’unico screenshot disponibile:
Defacement sul sito di Diego Armando Maradona
Il sito di Diego Armando Maradona è stato ripristinato ed è tornato ora a riproporre la storia e le vicissitudini di uno dei più discussi giocatori di sempre. La sconfitta della Mano de Dios è arrivata per mano di un hacker: un prezzo che probabilmente il Pibe de Oro è lieto di pagare al destino pur di non macchiare la sua carriera con una eliminazione storica ed imperdonabile. Per Graham Cluley, Senior Technology Consultant Sophos, il significato è inequivocabile: «non lasciate la sicurezza informatica nelle “mani di Dio”»…