La marcia di Tiscali

Dal dicembre del 1999 la società di Renato Soru ha avviato una inarrestabile campagna acquisti in tutta Europa. Ecco le tappe che l'hanno portata ad essere il primo ISP del continente.
La marcia di Tiscali
Dal dicembre del 1999 la società di Renato Soru ha avviato una inarrestabile campagna acquisti in tutta Europa. Ecco le tappe che l'hanno portata ad essere il primo ISP del continente.

Con l’acquisto nell’ultima settimana di SurfEU e di LineOne,
Tiscali, l’Internet Company nata in
Sardegna per mano di Renato Soru,
diventa di fatto il primo ISP europeo. Tiscali punta ora ad essere una
delle prime tre Internet Company in tutti i paesi in cui opera. E non sono
pochi: Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Repubblica
Ceca, Spagna, Sudafrica e Svizzera.

Una strategia, quella di Tiscali, iniziata nel 1999 e
portata avanti fino ad oggi mettendo a segno un’acquisizione dopo l’altra.
Eccone le tappe:

  • Dicembre 1999: acquisizione di Nets sa
    e A Telecom in Francia

  • Gennaio 2000: acquisizione di Datacomm (Svizzera) e Cd-Telekomunikace
    (Repubblica Ceca)

  • Febbraio 2000: acquisizione di Nikoma Beteilungs Gmbh, in Germania

  • Settembre 2000: fusione con WorldOnLine. Tiscali diventa il secondo
    ISP europeo

  • Dicembre 2000: Tiscali inizia ad
    operare in Spagna e compra la società tedesca Addcom

  • Gennaio 2001: acquisizione di Liberty Surf, leader francese per il
    free-internet

  • Aprile 2001: acquisizione del provider
    tedesco Planet-Interkom, di SurfEU e della britannica LineOne

Con gli ultimi tre colpi, sembra realizzarsi lo scenario
ipotizzato già dai tempi dell’acquisizione di WorldOnLine, quello che vedrebbe
la società di Renato Soru come il corrispettivo di AmericaOnLine
in Europa. I dati, d’altra parte, parlano chiaro: 16 milioni di utenti
registrati, oltre 9 milioni di visitatori unici e 7 milioni di
utenti Isp attivi.

Per l’acquisizione di Planet-Interkom, Tiscali ha versato 29
miliardi
di

lire in contanti e 4,14 milioni di azioni alla British Telecom, che controllava la società. Per
quanto riguarda invece LineOne, la compagnia di Renato Soru pagherà circa 40
miliardi
di lire in contanti; altri 160 miliardi saranno pagati con
azioni di nuova emissione. Un’assemblea straordinaria degli azionisti per
deliberare l’aumento di capitale sarà convocata entro la fine del mese.

L’obiettivo successivo di Renato Soru sembra ora essere
quello di assumere la leadership anche nei singoli paesi. Attualmente, Tiscali
è il terzo operatore in Germania ed il quarto nel Regno Unito

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