Due pulsioni diverse e parallele hanno portato nell’ultimo periodo lo spam a livelli mai raggiunti prima. Da una parte v’è l’aumento tendenziale della posta indesiderata, in accelerazione costante ormai da anni. Dall’altra v’è l’arrivo del periodo natalizio, momento proficuo a prescindere per tentare di racimolare nuove risorse economiche dallo strumento spam.
Secondo i dati delle rilevazioni IronPort, nell’ultimo mese la quantità di spam è aumentata ben del 35%. L’ultimo sprint, però, si inserisce nel contesto di un fenomeno che ha portato i messaggi di posta indesiderati dai 31 miliardi dell’Ottobre 2005 ai 63 miliardi del 2006. 85 miliardi quelli registrati in Novembre, denotando un momento particolarmente preoccupante che, per il 2007, rilancia una sfida tante volte affrontata e mai raccolta dalle istituzioni responsabili.
In forte aumento risulta essere lo spam costruito con immagini grafiche, più difficilmente individuabile dai filtri delle caselle di posta. In generale il 55% dei messaggi contiene almeno un URL, il 28% contiene immagini e il 17% contiene solo testo. Tale elemento non è cosa da poco se si considera il fatto che una tipica mail testuale occupa 3Kb di spazio mentre una mail grafica occupa 30Kb nelle caselle di posta moltiplicando inoltre per 10 il traffico generato. Per il 2007 IronPort si attende un ulteriore raddoppio della mole dello spam, il che causerà gravi problemi nell’organizzazione delle caselle di posta e determinerà l’effetto collaterale di un certo numero di falsi positivi che potrebbero avere effetti deleteri sull’utilità dello strumento mail stesso. I dati sono stati raccolti nell’apposito Internet Security Trends for 2007 disponibile online previa semplice registrazione.
Le indagini IronPort inseriscono l’Italia tra i principali produttori di spam europei con un 7% di responsabilità sulla mole totale. La Spagna (18%) e la Francia (16%) ci precedono guidando la classifica specifica. Gran parte dello spam generato proviene dagli zombie, ma è interessante notare come il 63% del fenomeno sia veicolato da zombie non più vecchi di 30 giorni. Insomma, trattasi di attacchi mirati e di un fenomeno molto ben organizzato. La mole delle mail in arrivo si articola inoltre in altri fenomeni quali spyware e virus, il che rende ancor più complesso il quadro generale relativo alla posta elettronica (strumento tra i più usati sulla rete soprattutto dai newbie che si avvicinano allo strumento informatico con minori difese e maggior vulnerabilità).