La musica passerà per i dispositivi mobili

I telefoni cellulari e i dispositivi mobili costituiranno secondo Napster le periferiche privilegiate per il download 'over the air', motivo per cui i negozi di musica online si stano muovendo per spingere i gestori telefonici ad adeguare le loro tariffe
La musica passerà per i dispositivi mobili
I telefoni cellulari e i dispositivi mobili costituiranno secondo Napster le periferiche privilegiate per il download 'over the air', motivo per cui i negozi di musica online si stano muovendo per spingere i gestori telefonici ad adeguare le loro tariffe

Il download di brani musicali su dispositivi mobili, quali telefoni cellulari e palmari, è in continua crescita e presto costituirà un mercato dalle enormi potenzialità. William Pence, chief technology officer Napster LLC, è convinto che i gestori di telefonia mobile non offrano però negli Stati Uniti piani tariffari adatti ad utenti particolarmente assetati di musica e si sta mobilitando per cercare di cambiare la situazione.

Il numero medio di brani scaricati tramite il negozio di musica online ad abbonamento si attesta su 375, come affermato da Napster LLC e riportato da Pc World, ma alcuni utenti sembrano aver scaricato qualcosa come 70.000 file. «Se alcuni utenti hanno scaricato sui loro pc 70.000 brani, provate a pensare cosa potrebbe significare per i dispositivi mobili», ha affermato Pence, aggiungendo inoltre: «il vostro telefono è ora un player MP3. Abbiamo notato un progressivo aumento dei telefoni cellulari e dispositivi portatili e anche BlackBerry si sta muovendo nel settore dell’intrattenimento». Inutile sottolineare in questo caso come la concorrenza si stia già muovendo con un passo di anticipo in quanto Apple è pronta nelle prossime settimane a presentare la propria nuova scommesse nel settore sotto il brand iPhone).

L’industria della musica online negli Stati Uniti costituisce attualmente la decima parte di un mercato da 34 miliardi di dollari, ma si prevede che nel 2010 si attesterà al 35 percento, dietro solo al Giappone che nel 2010 avrà una percentuale di download “over the air” maggiore degli Stati Uniti. Partendo da tali previsioni, Napster ed altri negozi di musica online si stanno muovendo per convincere i gestori telefonici presenti negli USA a modificare il piano tariffario per quanto riguarda lo scaricamento di musica “over-the-air” in modo da incentivare la fruizione del servizio anche da parte di utenti particolarmente assetati di musica. Pence è convinto infatti che le compagnie dovrebbero abbassare i prezzi per tale categoria di utenti poichè le alte tariffe attuali costituirebbero un forte disincentivo: un piano di sottoscrizione porterebbe gli utenti a scaricare più brani rispetto alla tariffa fissa di 99 centesimi attualmente applicata.

Napster, dunque, nel dare comunque il benvenuto ai download supportati da pubblicità, intende promuovere il proprio sistema di abbonamenti ritenendo il tutto maggiormente conforme ai principi espressi dalla domanda di mercato rispetto al sistema a download singoli (adottato come standard dal music store Apple). Il gruppo ha appena siglato un accordo con NTT Docomo in Giappone per fornire download “over the air” con la precisa intenzione di dimostrare come certe società non abbiano paura di saturare il proprio network (possibilità invece temuta dai più).

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