La NASA porta una stampante 3D sulla ISS

Nel 2014 gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale potranno fabbricare pezzi di ricambio e utensili con una stampante 3D in assenza di gravità.
La NASA porta una stampante 3D sulla ISS
Nel 2014 gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale potranno fabbricare pezzi di ricambio e utensili con una stampante 3D in assenza di gravità.

La NASA ha pianificato per il 2014 il lancio di una stampante 3D nello spazio che permetterà agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale di fabbricare pezzi di ricambio e utensili in assenza di gravità. La prima stampante 3D “spaziale”, prodotta da Made in Space, ha le dimensioni di un forno a microonde e ha già superato diversi test, necessari per ottenere la certificazione di volo dall’agenzia governativa statunitense.

All’inizio di agosto, presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville (Alabama), è stato verificato il funzionamento della stampante 3D in assenza di gravità. Il prototipo ha superato con successo i vari test che la NASA ha predisposto per valutare la resistenza della stampante durante il lancio, in presenza di vibrazioni e interferenze elettromagnetiche. Il team di ingegneri di Made in Space dovranno però risolvere almeno due problemi: ridurre la tensione di alimentazione e trovare il modo di eliminare del tutto i fumi che si sprigionano durante il processo di stampa.

Se l’azienda avrà successo, gli astronauti potranno fabbricare sul posto i pezzi di ricambio necessari per le riparazioni, senza attendere l’arrivo dalla Terra. Ciò permetterà di ridurre i costi delle future missioni spaziali. Aaron Kemmer, CEO di Made in Space, ha dichiarato:

Immagina un astronauta che deve fare una riparazione “di vita o di morte” sulla ISS. Invece di sperare che le parti necessarie e gli utensili siano già sulla stazione, come sarebbe se questi pezzi venissero stampati in 3D quando servono?

Grazie alle moderne tecnologie non accadranno più inconvenienti come quello che si è verificato sull’Apollo 13 nel 1970 (il famoso «Houston, abbiamo un problema»), quando gli astronauti riuscirono ad adattare il filtro dell’anidride carbonica del Modulo di Servizio al LEM, utilizzando i materiali presenti sulla navicella. Nel 2014 si potrà costruire un pezzo in pochi minuti.

LA NASA ha avviato anche la progettazione di piccoli satelliti stampati in 3D che potranno essere lanciati dalla ISS per trasmettere dati verso la Terra.

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