Al CES di Las Vegas sono state mostrate numerose stampanti 3D, ma tutte permettono di ottenere una copia fedele di un oggetto tridimensionale. La NASA invece ha utilizzato queste periferiche per stampare in 3D le foto scattate dal telescopio Hubble. Carol Christian e Antonella Nota, due astronomi dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, sono riusciti a riprodurre le caratteristiche dell’ammasso stellare NGC 602, posizionato nelle vicinanze della Piccola Nube di Magellano. Le meraviglie del cosmo possono così essere “viste con le mani” anche dai non vedenti.
NGC 602, visibile nell’immagine, è brillante agglomerato di stelle di nuova formazione immerso in una cavità di gas e polvere, con una forma simile ad un geode. Gli astronomi della NASA hanno trasformato la foto bidimensionale scattata da Hubble in un oggetto tridimensionale in plastica, riproducendo con la stampante le stelle, il gas, i filamenti e la polvere, attraverso cerchi, linee e punti. L’altezza degli elementi rappresenta la loro luminosità. Il centro del cluster è stato quindi rappresentato da un gruppo di cerchi (le stelle) con altezza maggiore. Toccando con le mani l’oggetto, i non vedenti possono sentire ciò che non vedono e creare l’immagine nella loro mente.
Per raggiungere il risultato finale, mostrato durante un meeting astronomico, i due scienziati hanno lavorato insieme ad esperti in design del software e nello sviluppo di programmi per persone con problemi di vista. La versione tridimensionale dell’immagine scattata da Hubble è stata ottenuta combinando software commerciale e software custom. La maggiore difficoltà incontrata è stata la scelta degli elementi più adatti a rappresentare stelle, filamenti, gas e polvere. I test effettuati hanno permesso di scegliere la soluzione migliore.
L’obiettivo a lungo termine di Carol Christian e Antonella Nota è produrre immagini tattili 3D di tutte le foto scattate da Hubble e di renderle pubblicamente disponibili a chiunque voglia stamparle. In futuro, basterà premere un pulsante per avere tra le mani una stella, una galassia o un pianeta distanti milioni di Km dalla Terra.