Un ingegnere della NASA e un team di ricercatori del Johnson Space Center vogliono dimostrare che è possibile costruire un Warp Drive, un motore che permette di viaggiare ad una velocità superiore a quella della luce, utilizzando un propulsione a curvatura. Sì, proprio quella che consente alla USS Enterprise di «esplorare nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima». Per poter prenotare un viaggio bisognerà però attendere parecchi anni, in quanto per il momento è solo un progetto teorico.
Harold G. White ha iniziato i suoi studi per cercare di trovare la risposta ad una sola domanda: sono possibili i viaggi “più veloci della luce”? Albert Einstein direbbe sicuramente no, ma secondo la teoria del fisico messicano Miguel Alcubierre, velocità maggiori a quella della luce si possono ottenere senza contraddire lo scienziato tedesco. La teoria si basa sullo sfruttamento dell’espansione e della contrazione dello spazio. Un’astronave non può superare la velocità della luce in una regione locale dello spazio, tuttavia un sistema di propulsione teorico potrebbe manipolare lo spazio-tempo, generando una “warp bubble“. Questa bolla espande lo spazio dietro l’astronave e contrae lo spazio davanti ad essa. In questo modo, la navicella sarà spinta lontano dalla Terra e tirata verso una stella lontana dallo spazio-tempo stesso, come un elastico.
Per provare che l’idea di Alcubierre non è solo fantasia, White ha realizzato un piccolo warp drive, con il quale ritiene possibile curvare la traiettoria di un fotone, riducendo quindi il tempo per percorrere la stessa distanza. Si tratta ovviamente di un esperimento su scala ridotta, ma se i ricercatori avranno successo, il tempo necessario per viaggiare verso stelle e pianeti lontani si ridurrà da decine di migliaia di anni a poche settimane o mesi.
Secondo Alcubierre, il motore a curvatura è impossibile da realizzare per una semplice ragione: come si accende?
A velocità superiori a quelle della luce, la parte anteriore della bolla di curvatura non è raggiungibile con nessun segnale dall’interno della nave. Questo significa non solo che non siamo in grado di spegnerlo, ma è molto peggio. Significa che non possiamo nemmeno accenderlo.
White cercherà di dimostrare che il fisico messicano si sbaglia. Nel frattempo, l’unico viaggio interstellare che possiamo fare oggi è ascoltare questo famoso pezzo dei Pink Floyd tratto dall’album The Piper At The Gates Of Dawn del 1967.
http://www.youtube.com/watch?v=oV5rDUhXzBc