Il vertice dei sette Paesi più industrializzati del mondo, tenutosi per due giorni a Roma e promosso dalla presidenza italiana, ha avuto importanza notevole se non altro per le condivise idee per risolvere la crisi economica.
Il comunicato che esce fuori dal vertice dei G7 sostiene che:
la stabilizzazione dell’economia globale e dei mercati finanziari rimane la nostra priorità massima.
E continua con una promessa, ovvero:
l’impegno ad agire insieme usando tutti gli strumenti per supportare la crescita e l’occupazione e rafforzare il settore finanziario.
Dunque la cosa che si evince è che c’è una grande volontà nel voler affrontare tutti insieme la crisi economica allontanando con forza politiche protezionistiche lasciate presagire da qualche Paese.
Si afferma infatti che:
Il G7 si impegna ad evitare misure protezionistiche che potrebbero solo peggiorare il rallentamento dell’economia… un sistema aperto di commercio e investimenti globali è indispensabile per la crescita.
I sette Grandi pertanto si impegnano a preparare, entro quattro mesi, un insieme di principi e regole sulla proprietà, l’integrità e la trasparenza delle attività internazionali economiche e finanziarie.
Saranno sufficienti quattro mesi?
Intanto anche il vertice di Berlino, che ha visto la partecipazione dei leader europei, ha avallato la necessità di regole condivise.
I leader europei si trovano d’accordo che:
alcun mercato finanziario, alcun prodotto finanziario, alcun attore di mercato possa agire senza regolamentazione e sorveglianza.