Dopo il rilascio sul mercato di L.A. Noire, il Team Bondi è caduto in un vortice di chiacchiere per via della non inclusione nei crediti di centinaia di sviluppatori che avevano lavorato al gioco. Una vicenda che ha scatenato varie polemiche e che non sembra destinata a finire qui, visto che la software house è sotto inchiesta da parte dell’IGDA, ovvero l’International Game Developers Association.
Motivo dell’indagine è la presunta violazione di alcune regole: alcuni sviluppatori del Team Bondi trascorrevano in ufficio oltre 100 ore alla settimana per lavorare a L.A. Noire, e dodici ore di lavoro al giorno sono un qualcosa di inaccettabile e dannoso sia per l’individuo, sia per il prodotto finale che per l’azienda, ha specificato Brian Robbis dell’IGDA.
L’inchiesta proseguirà, intanto un ex impiegato di Team Bondi ha affermato che in alcuni casi particolari le ore raggiungevano oltre le 110 settimanali: il tutto è andato avanti per oltre un anno ed era impossibile reggere certi ritmi. Bisognerà vedere se il tutto verrà accertato e, nel caso la cosa venisse confermata, ne dovrebbe rispondere anche Rockstar.