Siamo abituati a pensare che il mondo della condivisione in Internet, che passi via streaming o via P2P, consista soprattutto di video e file musicali: gli eBook non sono ancora esplosi, mentre una larga fetta di download è comunque riservata a software professionali o videogiochi.
Del grande e complesso mondo dei Fansub ci siamo già occupati tempo fa: decine di comunità di appassionati si dedicano al lavoro di sottotitolaggio di serie e film, soprattutto telefilm americani e anime giapponesi. Proprio accanto al fenomeno dei “sub” dell’animazione giapponese, emerge quello delle Scan di fumetti/manga. Si tratta di realtà di proporzioni spesso mastodontiche, come si accorgerà chiunque finisca per caso, ad esempio, su OneManga.com.
Le Scan non sono altro che fumetti passati allo scanner, con traduzioni “di fortuna”, spesso più accurate delle, sempre successive, traduzioni legittime fornite dalle case editrici occidentali. Perché il sistema funzioni però, qualcuno in Giappone deve mettere online la versione originale, ovvero la scan in giapponese, detta volgarmente RAW.
Di recente una delle maggiori case editrici di fumetti nipponiche, la Shueisha, ha dichiarato guerra al mondo delle RAW. Il motivo è semplice: troppi giapponesi, invece di comprare i fumetti, preferiscono leggerli via Internet.
Se si fa un giro per i forum italiani, il dibattito sull’argomento in questi giorni è piuttosto acceso. Fra le altre cose viene dato largo spazio al comunicato della stessa azienda che, ricordiamo, nella sua storia ha pubblicato, fra gli altri, manga famosissimi come Dragon Ball, Naruto, Slam Dunk, One Piece, Bleach e Death Note:
A tutti i nostri lettori,
In questo momento, ci sono molte persone che ingiustamente postano copie di manga in Internet. Queste copie ingiuste sono incoerenti con i sentimenti dei mangaka. Inoltre falsano le intenzioni dell’autore del “Voglio che il mio lavoro sia letto in questo modo”. Il postare in rete queste copie ingiuste di manga, in cui i mangaka hanno riversato i loro cuori, non solo ferisce i mangaka nelle loro vite reali, ma è anche illegale, anche se è fatto a cuor leggero. Ogni volta che troviamo delle “copie illegali”, parliamo con il mangaka e consideriamo ogni possibile contromisura. Ma il numero di persone sconsiderate è enorme, e al momento non possiamo occuparci di tutte loro. Abbiamo una richiesta per tutti i nostri lettori. Le copie illegali su Internet stanno ferendo profondamente la cultura dei manga, i diritti dei mangaka e anche la loro anima. Per favore, capite ancora una volta che tutto ciò è illegale. Inoltre, i mangaka e la Sueisha si occuperanno severamente di ogni copia illegale trovata in Internet. Chiediamo per favore ai nostri lettori di continuare a supportarci.
Al di là della retorica prettamente giapponese del testo, si tratta di un comunicato perfettamente sovrapponibile a uno qualsiasi della MPAA o della FAPAV. Giustamente, in moltissimi nei forum sono piuttosto titubanti rispetto alla possibile quantificazione del danno economico inferto dalla pirateria ai mangaka. Il mondo delle RAW e delle Scan, così come quello dei Fansub, ha permesso a decine di serie di diventare celebri anche in paesi in cui non erano famose, permettendo alle aziende giapponesi di cedere i diritti a quelle occidentali per edizioni di sicuro successo.
Oltretutto, dato che in molti paesi, come l’Italia, i doppiaggi e le traduzioni tendono a essere poco fedeli e di scarsa qualità, la via “pirata” è l’unica che permette, in qualche modo, di avvicinare la cultura giapponese nella sua autenticità.
Per il momento l’unico effetto della guerra lanciata dalla Shueisha, che ha creato comunque momenti di panico nella rete, è stata la chiusura di RAW Paradise, celebre sito di RAW. Le comunità hanno reagito, come sempre, diversificando le loro fonti e qualsiasi problema effettivo sembra rientrato.