Nella giornata di ieri Google ha rivelato Stadia, la nuova era del cloud gaming. Se conosciamo ancora poco circa l’arrivo nel nostra pese (così come negli altri) e i prezzi di un eventuale abbonamento, oggi possiamo capire meglio cosa giri dietro il motore grafico del progetto di Big G.
A dare qualche notizia in più è AMD, che ha spiegato come Google Stadia poggi sulle sue GPU di ultima generazione. Non si tratta ovviamente di schede dedicati al consumatore finale ma di un sistema che, a bordo dei data center, permette di abilitare la potenza necessaria a diffondere gli ambienti di gioco via cloud, senza intoppi o tempi di latenza verso i vari dispositivi supportati. Nella pratica, la tecnologia data center di AMD potenzia le CPU dei server di Google, per creare un sottostrato ottimizzato in cui le performance non lesinano sulla qualità dei contenuti.
Combinando la nostra leadership nel settore dei giochi con i datacenter, AMD offre tecnologie e competenze esclusive per consentire esperienze di gioco cloud di qualità – ha dichiarato Ogi Brkic, vicepresidente e direttore generale della Datacenter GPU Business Unit di AMD – siamo orgogliosi di collaborare con Google nel suo sforzo di portare incredibili esperienze di gioco alle legioni di giocatori di tutto il mondo con l’affidabilità e le prestazioni senza compromessi che si aspettano.
Oltre a ciò, la partnership tra AMD e Google prosegue anche con l’apertura degli strumenti di sviluppo basati su Linux al gigante di Mountain View.
Abbiamo lavorato a stretto contatto con AMD per anni su questo progetto, portando allo sviluppo di una GPU personalizzata con funzioni e prestazioni all’avanguardia per Google Stadia – ha affermato Dov Zimring, leader della piattaforma di sviluppo di Google Stadia – Google e AMD condividono l’impegno open-source con i driver GPU Vulkan e gli strumenti di ottimizzazione grafica aperti. Non vediamo l’ora di sperimentare il futuro della tecnologia grafica con gli sviluppatori di giochi, in piena collaborazione.
I driver open source AMD Linux consentono a Google e ai suoi partner di capire esattamente come funziona il drive grafico, consentendo di ottimizzare al meglio le loro applicazioni per interfacciarsi con le GPU AMD Radeon. Il driver contiene anche un componente di tracciamento che, insieme all’AMD Radeon GPU Profiler (RGP), fornisce accesso a informazioni dettagliate su come i carichi di lavoro vengono eseguiti sulle schede. Identificando i problemi di temporizzazione che potrebbero suggerire potenziali ottimizzazioni, questa funzionalità migliora notevolmente la capacità di creare applicazioni che offrono prestazioni migliori e prolungate nel tempo.