La prossima Pearl Harbour verrà dai cracker

La CIA teme che la prossima Pearl Harbour possa essere digitale, portata avanti da cracker pronti a far saltare le infrastrutture principali del paese.
La prossima Pearl Harbour verrà dai cracker
La CIA teme che la prossima Pearl Harbour possa essere digitale, portata avanti da cracker pronti a far saltare le infrastrutture principali del paese.

La CIA è preoccupata: i pericoli che giungono dal mondo digitale sono ormai sempre meno virtuali e sempre più reali. Per questo motivo l’agenzia ne è ormai certa: il rischio è immediato e gli Stati Uniti devono organizzarsi per fare in modo di essere pronti a respingere qualsivoglia intrusione esterna.

A parlare è il direttore della Central Intelligence Agency (CIA), Leon Panetta. Il suo punto di vista è espresso con estrema efficacia rivangando uno dei più traumatici ricordi della storia degli USA: se il paese non si prepara adeguatamente a quel che potrebbe succedere a breve, il rischio è di trovarsi di fronte ad una nuova Pearl Harbour. Il rischio, insomma, è di veder piombare gli attacchi nemici sulle proprie basi senza essere in alcun modo pronti a reagire. Le conseguenze, anche in questa nuova Pearl Harbour digitale, potrebbero essere drammatiche.

A rischio, secondo la CIA, soprattutto la rete elettrica ed il sistema finanziario: i sistemi con i quali è innervato il paese, insomma, potrebbero essere nel mirino dei cracker per mettere a ferro e fuoco una superpotenza agendo da remoto, senza sfida bellica e bombardando a colpi di bit. Leon Panetta spiega che gli Stati Uniti dovrebbero agire tanto con azioni difensive, quanto in modo pro-attivo ai fini della difesa delle proprie infrastrutture: finita la guerra fredda, è iniziata la “Blizzard War” ed il ritmo imposto dall’innovazione tecnologica genera nuovi pericoli contingenti che la Difesa deve tenere in stretta considerazione con estrema urgenza.

Il Pentagono per contro ha già alzato i toni della sfida: ogni attacco informatico sarà considerato come un attacco bellico in senso compiuto ed in quanto tale riceverà le risposte previste per casi di questo tipo. Gli USA non intendono transigere insomma: l’attacco al FMI è probabilmente già oltre il limite ed ulteriori violazioni potrebbero scatenare una guerra diplomatica di sicura tensione. Senza mai essere stata nominata, quindi, la Cina è stata continuamente al centro dell’intervento del direttore della CIA: oggi come allora il rischio proviene dall’Oriente, ma in questo caso Pearl Harbour vuol rimanere un triste ricordo e nulla più.

La Blizzard War, insomma, non coglierà impreparati gli Stati Uniti ed anche gli alleati sono stati allertati: i cracker non devono aver la possibilità di mettere in discussione le fondamenta della sicurezza dei cittadini.

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