Il click fraud è in continua ascesa. I dati Click Forensics comunicati nelle ultime ore segnalano una stima destinata a preoccupare le aziende del settore: dopo un anno percorso con risultati positivi e servizi di filtro sempre più performanti, l’ultimo trimestre del 2008 avrebbe visto una improvvisa impennata in grado di portare i click fasulli dal 16 al 17.1% del totale (era a poco meno del 17% durante l’ultimo trimestre del 2007).
Il “click fraud” è un fenomeno di difficile valutazione sul quale in passato vi sono stati dibattiti fermi sulla definizione stessa. In seguito le parti hanno convenuto posizioni maggiormente ravvicinate, ma il tutto rimane forzatamente basato su una stima piuttosto che su di una misurazione. Il click fasullo, infatti, è un processo alle intenzioni. Il click “falso” è quello che viene effettuato per vantaggio proprio, per svantaggio altrui, per inganno o in via automatica. Quest’ultima componente, in particolare, risulta essere in forte aumento denotando anche una crescente organizzazione dietro il fenomeno:
Come si evince dal grafico Click Forensics, la percentuale di click fraud attribuibile alle botnet è pari al 31.4%. I network più colpiti dalla frode dei click sono ovviamente quelli con brand Google (Google AdSense) e Yahoo (Yahoo Publisher), presso i quali la percentuale ha toni maggiormente negativi rispetto alla media e l’ultimo trimestre ha ulteriormente aggravato il problema. In questo ristretto contesto, infatti, la percentuale accreditabile al click fraud è passata dal 27.1% al 28.2%. Entrambi i network, peraltro, avevano annunciato a suo tempo (prima l’uno, poi l’altro) la loro aperta collaborazione con Click Forensics per far chiarezza sulle controverse stime relative ai click.
Canada (7.4%), Germania (3%) e Cina (2.3%) sono i paesi che, al di fuori degli States, contribuiscono con maggior incisività al proliferare del Click Fraud. Tom Cuthbert, presidente Click Forensics, correla il periodo gramo all’attuale stato recessivo dell’economia che favorirebbe in generale tutte le attività fraudolente in Rete.