La Regione Emilia Romagna punta sul Voip

La Regione Emilia Romagna punta sul Voip

Il Voip sta entrando sempre più prepotentemente nella Pubblica Amministrazione.
Ne è un esempio la Regione Emilia-Romagna che si appresta a dotare tutti i suoi uffici di una infrastruttura Voip.
L’idea nasce nel 2004 con il progetto Lepida@Unife, una collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e l’Università di Ferrara.
L’Università ha progettato la topologia e l’architettura della rete, ha sviluppato tutti i componenti per l’interconnessione, per il controllo degli accessi, per il monitoraggio, per la gestione della qualità e per l’allocazione delle risorse, realizzando una rete a banda larga.

La particolarità del progetto è dato dal fatto che l’intera struttura è full-VoIP sviluppata con software libero (GNU/Linux più Asterisk) sviluppata con tecnologia open source “per favorire il riuso e la salvaguardia degli investimenti”.
Questo ha già permesso all’Università di Ferrara un risparmio di 300 mila euro all’anno.
Adesso il programma viene esteso a tutta la Regione e in sei anni si dovrebbero ammortizzare i 60 milioni di euro di investimento per la creazione della rete Lepida e risparmiare.
Con 2568 km di rete in fibra ottica, più i collegamenti satellitari e in Xdsl, Lepidia collega tutti i 341 Comuni, le 9 Province e le 18 Comunità montane,le università, le aziende sanitarie e le scuole della Regione.
Il progetto è stato ampiamente illustrato dall’Assessore Duccio Campagnoli in occasione della presentazione del Piano telematico regionale (PITER) 2007-2009 alla Commissione Bilancio Affari generali ed istituzionali.
Ora si attende l’indizione della gara ufficiale per portare la telefonia via internet in ogni ufficio della Regione, della Provincia, dei Comuni, e delle ASL di tutta l’Emilia-Romagna (circa 400 Amministrazioni Pubbliche sul territorio regionale ) con enormi risparmi sulle bollette telefoniche.
Tutto questo in ottemperanza della Legge regionale 11 del 2004 sullo “Sviluppo della società dell’informazione” fortemente voluta dalla Regione.
Un’investimento non solo in infrastrutture ma anche per “la cultura e l’educazione nel campo delle nuove tecnologie”, come affermato dal Direttore generale dell’Organizzazione , Personale, Sistemi informativi e telematica dell’assessorato Attività produttive Gaudenzio Garavini.
Il Piano telematico regionale prevede anche la fornitura di infrastrutture per la Banda Larga per colmare il divario digitale che esiste tra i cittadini permettendo a tutti l’accesso alla rete dato che appena il 22% dei cittadini nella Regione usa internet .
Particolare attenzione sarà rivolta ai piccoli comuni e alle Comunità montane realizzando una piattaforma unificata per fruire a pieno dei vantaggi dell’e-government, quindi non solo Voip.

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