Ho scovato su più fronti, una notizia interessante per chi utilizza le connessioni dati di “Tre Italia”. La rete di H3G dovrà adeguarsi alle nuove norme varate dalla “Autorità di Garanzia della Privacy” che prevedono che a ogni utente di telefonia mobile sia associato un identificativo di rete univoco (IP “pubblico”).
Per chi non lo sapesse o non si ricordasse Tre Italia usa un sistema di assegnazione degli IP di rete molto simile a quello di Fastweb. Dunque non un IP per ogni utente, ma uno per molti. Questo significa inserire un certo numero di utenze dietro un NAT e assegnare loro IP privati.
Questo modello ha dei pro e dei contro. Di vantaggioso ha che non serve che il gestore si faccia assegnare (e quindi paghi) un certo numero di IP e permette di bloccare o limitare alcuni servizi che potrebbero essere dispendiosi per le risorse della rete (come il P2P).
Di contro, l’utente non può utilizzare alcuni servizi della rete e non può modificare il NAT per eseguire applicazioni che richiedono IP pubblici.
Bene o male sono come sappiamo gli stessi problemi che affrontano gli utenti Fastweb, tant’è che per risolverli si applicano le stesse soluzioni ideate per Fastweb.
Ora, appunto per volontà dell’Autority, questo sistema dovrà cambiare. H3G sta ristrutturando la sua rete affinché ogni utente al momento del collegamento possa disporre di un IP pubblico tutto suo (almeno fino al momento della disconnessione).
Questo permetterà di superare i limiti fin ora imposti. Sicuramente un bel guadagno per l’utente. Sui tempi è presto dirlo, non dovrebbe volerci molto, non ho trovato informazioni in merito, ma credo che in un paio di mesi la migrazione possa dirsi conclusa o quasi.