La ricerca superveloce grazie all'indicizzazione dei file

La ricerca superveloce grazie all'indicizzazione dei file

In Windows Vista esiste una nuova funzionalità che garantisce incredibili prestazioni nella ricerca dei file. Infatti, piuttosto che in alcuni minuti, come accadeva con le precedenti versioni di Windows, si riesce a elaborare una enorme quantità di dati in pochi secondi ottenendo efficaci risultati.

Queste prestazioni veramente notevoli sono da attribuirsi a un metodo particolare con cui Vista gestisce i file presenti sull’hard disk: l’indicizzazione.

Per ciascun file presente nel PC, il sistema operativo tiene traccia di alcune informazioni sul file stesso (il nome, l’autore, i tag) in un indice. In questo modo, quando l’utente ricerca un determinato file, Vista non “scorre” nell’hard disk fisicamente file per file, come appunto accadeva per le precedenti versioni, bensì cerca il file in questo indice.

E’ come trovarsi in una biblioteca enorme (hard disk) e piuttosto che cercare scaffale dopo scaffale si chiede al bibliotecario (indice) dove si trova il nostro libro, lui ci dirà scaffale X posizione Y e noi lo troveremo immediatamente.

Il rovescio della medaglia, come in tutte le cose, purtroppo esiste e quindi un piccolo tributo a questa ricerca superveloce viene pagato nel momento in cui vengono effettuate operazioni sui file. Per operazioni si intendono tutte le operazioni che in qualche modo interessano i file inclusi nell’indice: creazione, modifica, eliminazione, spostamento…

Tale tributo è inteso in termini di carico di CPU (il PC rallenta un pochino) quando vengono effettuate le operazioni appena citate, ma alla fine dei conti il rallentamento è veramente trascurabile su PC potenti e un tantino più gravoso su quelli un po’ meno performanti.

Un esempio tipico è spostare una grande quantità di file da un cd all’hard disk o eliminare una cartella con all’interno molti file. Ma il rallentamento iniziale paga senz’altro l’efficacia della ricerca che tra l’altro è possibile effettuare praticamente da qualunque finestra di Windows Explorer oltre che da un piccolo campo presente anche nel menu start.

Non è possibile disabilitare o sospendere l’attività di indicizzazione dei file, tuttavia è possibile stabilire quali siano le cartelle che devono essere indicizzate determinando quindi la possibilità di escludere ciò che riteniamo inutile da sottoporre all’indice.

Di default sono indicizzate le cartelle dei documenti di ciascun utente del PC, se presente sono indicizzate le cartelle di Outlook, le cartelle di file non in linea e le voci del menu Start.

E’ sconsigliabile indicizzare le cartelle di sistema o cartelle con un enorme contenuto di file che però non vengono sottoposte spesso a ricerca in quanto a ogni modo si rischierebbe di gonfiare l’indice oltre misura rendendo vano lo scopo per cui è stato creato.

L’indice non è visualizzabile ma è possibile visualizzare (e modificare) le cartelle sottoposte al processo di indicizzazione. Per farlo esiste una comoda utility che si trova nel Pannello di Controllo e si chiama “Opzioni di Indicizzazione“.

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