Technorati cambia look, cambia strategia, cambia tecnologia. Technorati cambia, e lo fa dopo 6 mesi di lavoro per mettere a punto un motore di ricerca rinnovato tanto nella veste grafica (colorata ed intuitiva) quanto nelle opzioni offerte. Un elemento emerge su tutti: Technorati non sarà più semplicemente il motore di ricerca della blogosfera, ma d’ora in poi sarà indirizzato a tutto quello che a suo tempo è stato definito il «Live Web», la parte viva della rete.
L’annuncio è firmato Dave Sifry: al suono di «the world has changed» il numero uno del gruppo snocciola le varie novità del motore e sottolinea come il nuovo motore non cambi, ma piuttosto estenda le precedenti qualità. La vecchia versione rimane a disposizione: per i nostalgici e per coloro i quali la nuova release andrà digerita con calma, infatti, il Technorati che si è imposto negli anni rimane online. La nuova homepage ufficiale, invece, è completamente rinnovata:
Oltre ad avventurarsi in una ricerca più ampia, Technorati intraprende la strada maestra già tracciata da altri motori di ricerca quali Google e Live Search con i nuovi esperimenti: il motore raccoglie le informazioni e configura le risposte dividendole in ambiti specifici, rendendo così possibile per l’utente l’individuazione di un canale preferenziale di ricerca. Allo stesso modo Technorati permette di immettere una query e di scegliere poi il canale preferito per andare a rovistare tra i risultati. I canali offerti da Technorati (dunque quelli attraverso i quali si sviluppano le nuove funzioni di indicizzazione) sono:
- Posts;
- Blogs;
- Videos;
- Photos;
- Musics;
- Events.
Il tutto è anticipato dal tab “Features”, attraverso il quale Technorati offre un assaggio di quel che è stato trovato sotto i vari canali ed orientando così sommariamente l’utente verso l’informazione cercata offrendo un panorama massimale dei contenuti disponibili.
Un’altra fondamentale novità è la scomparsa dei criteri di ricerca precedenti, riassunti in una univoca ricerca ad ampio raggio che permette di scegliere l’ambito solo dopo aver proposto la query al motore. Per Technorati trattasi di un esperimento quantomeno coraggioso che asseconda l’importante crescita di utenti vissuta negli ultimi mesi. Steve Rubel, sul proprio Micro Persuasion, ha commentato il tutto con un certo scetticismo: così facendo Technorati va a trovare la concorrenza dei più grandi motori di ricerca perdendo parte della propria distinzione e soprattutto non potendo più godere dell’autorevolezza accumulata nella propria ristretta nicchia. Il percorso intrapreso, dunque, è tanto coraggioso quanto difficile da percorrere: il gioco ora si fa duro.