… che qualcuno si diverta a bucarvi la rete. Qualcuno potrebbe dire “pazienza” se si tratta di una rete di casa, ma io dico che ogni rete anche se si tratta di una rete casalinga va difesa. Sinceramente non ho troppa voglia di far visionare ad un estraneo i file di un mio pc anche fossero solo le foto delle mie vacanze.
A maggior ragione la protezione va estesa al massimo se la rete è di uffici, sui cui pc sono presenti dati sensibili e molto importanti.
Non farlo o farlo male significa rischiare problemi a non finire. Non ci credete?
E’ notizia di oggi che una rete wireless di una USL Sarda è stata bucata e il pirata si è impossessato di dati clinici protetti da privacy.
Nomi, cognomi, prescrizioni…. tutto ciò che appartiene alla situazione clinica di un paziente.
Grave? Gravissimo direi, visto che è stato verificato che la protezione della rete senza fili si poteva aggirare in 8 minuti scarsi.
Il motivo è semplice: non si è prestata troppa attenzione alla sicurezza della rete.
Le vere cause verranno accertate, e c’è stata persino un’interpellanza regionale in merito, ma il problema sembra essere l’utilizzo dell’ormai insicuro Wep per la cifratura del dati.
Il Wep è sconsigliato nell’utilizzo anche per le reti casalinghe, come cifratura è superata e in rete si trovano tool che ne permettono la decodifica in pochi secondi.
Come abbiamo già detto più volte, è importante usare il WPA, disabilitare l’SSID e usare la filtratura del mac address. Così facendo, unito ad aventuali certificati da installare per l’autenticazione dei pc in rete potremo rendere la wireless dei nostri uffici abbastanza sicura.
Dunque prestate bene attenzione sulla sicurezza, investite qualcosina in più, ma le reti, soprattutto se wireless, vanno protette, pena , il ritrovarsi in una situazione simile a quella dell’USL Sarda.