La silenziosa crescita di MySpace

Nonostante da tempo sia lontano dal clamore delle prime pagine il social network di Murdoch continua a dare vita ad iniziative interessanti e non smette di cercare un modello di business sostenibile per la sua categoria di servizio
La silenziosa crescita di MySpace
Nonostante da tempo sia lontano dal clamore delle prime pagine il social network di Murdoch continua a dare vita ad iniziative interessanti e non smette di cercare un modello di business sostenibile per la sua categoria di servizio

Dopo il grande botto, le copertine di tutti i principali giornali e le continue novità ora il mondo dei social network sta cominciando a tenere un profilo più basso ed edulcorato rispetto al passato. Ciò non significa che non si tratti di un settore ancora pieno di forza e vitalità, a partire dalla vetta rappresentata da MySpace.

I numeri infatti sono ancora in crescita, anche per quel MySpace che di tutti i social network sembrava quello per il quale la curva di crescita era arrivata ormai al climax. Invece, nonostante un bilancio non sempre roseo (anche per colpa di previsioni troppo aggressive), l’avventura in rete di Murdoch si sta dimostrando felice oltre ogni previsione. Il problema semmai è nel che i social network in generale stentino a trovare un modello di business consolidato.

I motivi sono molti. Gli sponsor innanzitutto non amano mettere il loro nome in un punto in cui saranno circondati da contenuti generati dagli utenti; inoltre non è ancora chiaro quanto un social network possa essere una buona piattaforma pubblicitaria incentrato com’è sulle relazioni sociali.

MySpace però non pare arrendevole e anzi cercare di allargare sempre di più le proprie potenzialità ora con la Data Availability Initiative, grazie alla quale i suoi 117 milioni di utenti potranno spostare il proprio profilo (al pari di foto, informazioni, contatti, video e file) dal social network ad altri siti partner come Yahoo, Photobucket, eBay e Twitter.

Non stupisce dunque il fatto che il gruppo stia provando di continuo nuovi mezzi di promozione pubblicitaria, nuove forme di revenue spesso basate su quello che MySpace chiama hypertargeting (ovvero il cercare di garantire all’investitore pubblicitario il sicuro raggiungimento di una fascia di pubblico estremamente precisa e ben delimitata, un tipo di pubblicità che ha fatto crescere del 60% gli investimenti nel settore).

Altra ennesima idea del social network di Murdoch da quando ha aperto agli sviluppatori esterni è quella delle App Sponsorships, un business tra i 50.000 e i 100.000 dollari la settimana che consiste tutto in un posizionamento di favore come Featured Application in cima alla lista di applicazioni nella MySpace App Gallery.

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