Stando a una recente ricerca, la sordità potrebbe essere sconfitta. Alcuni scienziati hanno infatti scoperto come fare ricrescere le cellule ciliate all’interno dell’orecchio, fondamentali per l’udito. Si tratta del primo “strumento” per la percezione dei rumori che, naturalmente, non viene sostituito una volta danneggiato per via dell’età (o per rumori eccessivamente forti). Lo studio è stato portato avanti dall’Università di Rochester e dimostra che alcuni virus, la genetica e persino farmaci già esistenti potrebbero innescare la rinascita di queste cellule.
La loro funzione è tanto semplice quanto importante: si muovono infatti in risposta alle vibrazioni, causando l’invio di impulsi nervosi al cervello, dove vengono interpretati come suoni. Nell’uomo, una volta perse, non si rigenerano; al contrario in alcuni animali, come uccelli, rane e pesci, delle cellule situate nella coclea – sempre nell’orecchio interno – sono in grado di trasformarsi in cellule ciliate.
Sebbene non sia ancora chiaro come ciò accada, è possibile che il merito sia da attribuirsi alla segnalazione tra proteine. I ricercatori hanno infatti analizzato gli effetti della proteina ERBB2 nelle cellule ciliate dei topi neonati: i risultati hanno confermato che le cellule circostanti, che attivano la proteina appena citata, hanno avuto maggiori probabilità di diventare cellule ciliate. Ai topi sono stati inoltre somministrati dei farmaci già utilizzati per stimolare la rigenerazione cellulare negli occhi e nel pancreas, noti per attivare la proteina.
Ne risulta che c’è stata una maggiore produzione di cellule ciliali, pertanto la ricerca potrebbe rappresentare un nuovo approccio alla rigenerazione cocleare. La perdita dell’udito è un problema diffuso in tutto il mondo: 37,5 milioni di persone negli Stati Uniti e 11 milioni nel Regno Unito sono affette da sordità. Se da una parte è considerato un normale processo dell’invecchiamento, dall’altra può essere innescato da infezioni virali, diabete, lesioni interne alle orecchie e forti rumori.