La BBC ha siglato un accordo con iTunes in virtù del quale distribuirà attraverso lo store online di Apple (nella sola Gran Bretagna) alcuni programmi di successo delle sue reti televisive.
Si tratta di una notizia molto grossa perchè è la prima volta che il servizio pubblico inglese decide di far pagare per il download dei propri programmi e le modalità sono decisamente molto interessanti. Non solo si tratta di programmi già andati in onda gratuitamente in televisione ma su iTunes gli episodi arriveranno solo dopo un periodo nel quale sarà possibile vederli on demand su iPlayer, la sezione video del sito della BBC.
Dunque iTunes e la vendita online di questi show a 1,89 sterline (che sono circa 3,70$) arrivano dopo un lungo periodo in cui è stato possibile vedere i contenuti in questione senza pagare (perchè è servizio pubblico) sia in televisione che in rete.
La motivazione per la quale la BBC ha deciso di adottare anche questo canale è secondo Simon Danker, direttore della sezione digital media presso la compagnia: “Vogliamo dare al pubblico la più grande varietà possibile di opzione per come e dove vedere i nostri programmi”. Ma la verità è che iTunes è proprio il guadagno in più per show andati già in tv e in rete gratuitamente che non potrebbero essere ancora monetizzabili se non con i confanetti DVD, nel caso delle serie (che comunque venderanno perchè quelli hanno tutta un’altra ragione d’acquisto legata all’AVERE materialmente il contenuto che si desidera).
Ancora di più in questo modo la televisione generalista potrebbe recuperare quel pubblico più giovanile che sta perdendo e che non segue più il tipo di programmazione ad appuntamento. Per cui magari i contenuti possono essere anche di interesse ma nessuno più nella fascia li segue più se non on demand.
Dall’altro lato l’iPlayer non andava bene quando è stato lanciato a giugno ma il suo ripensamento che è online da dicembre ha ricevuto 3,5 milioni di contatti solo nelle prime due settimane e una media di 250.000 show visti ogni giorno. Secondo le prime stime inoltre si tratterebbe di un pubblico diverso dal solito, dunque guadagnato.
E non si ferma la BBC, l’idea è di continuare a diffondere i propri contenuti su quante più piattaforme è possibile (di prossimo annuncio i canali MSN e Yahoo), una strategia completamente diversa da quella solita che prevede la difesa dei propri contenuti e una distribuzione fortemente centralizzata per poterli controllare meglio. La BBC prende contenuti che non hanno valore (poichè già andati in onda e gratuitamente) e invece li fa tornare di nuovo utili sia in termini di visibilità che di attrattiva che concretamente di vendite.