Un inglese, Wellington Grey, si è preso la briga di classificare il web usando uno schema familiare: la tavola degli elementi. La classificazione di Wellingtong è piuttosto divertente.
Al posto di gas, metalli, non metalli nelle colonne abbiamo un raggruppamento per motori di ricerca, internet tool, aggregatori, sistemi di produttività. Al posto dell’originale H (idrogeno) c’è l’elemento Y!, al posto dell’Elio (He) c’è Wikipedia, al posto del Litio (Li) c’è Google e via così. Ogni casella ha la sigla, la URL e il ranking (sarà di pagine viste?) per facili riferimenti tra i siti.
Difficilmente riuscirà a catalogare le basi di Internet come la tavola periodica degli elementi è riuscita a catalogare le basi della materia ma provarci è giusto.
A proposito, l’autore ha inserito qualche spazio vuoto, avete qualche idea su come riempirlo?