L’augmented reality sta sicuramente solleticando la fantasia di tanti. Come dargli torto dopotutto, abbiamo visto cosa si può fare con applicazioni tipo Wikitude e New York Nearest Subway? Nokia, con questo video, ci mette a conoscenza della sua visione in proposito.
Qualche considerazione personale: non ho visto collegamenti tra le informazioni sugli occhiali e il contesto circostante: mi sono sembrati piuttosto una semplice superficie di proiezione, e non un luogo di interazione tra reale e virtuale.
Interessante il braccialetto con sensori di movimento, grazie al quale poter inviare comandi semplici ma funzionali al “sistema informativo portatile”. Credo però che il braccialetto, nell’abbigliamento di una persona, rivesta un ruolo estetico non delegabile ad un prodotto standard e poco personalizzabile, e per questo ritengo che periferiche del genere potrebbero avere poco successo.
In ultimo, l’apertura della piattaforma rispetto ai dati da gestire. Interfacce così ottimizzate passano necessariamente per soluzioni proprietarie di elaborazione dei dati. Per fare un esempio: l’Ovi Store oggi fa molte cose, ma solo quelle, e non dispone della possibilità di essere esteso e arricchito dalle idee degli utenti. Se il tempo fosse gestito da un provider di dati poco preciso per la mia zona, come potrei fare per sostituirlo e usarne uno migliore? Forse potrei solo accontentarmi di quello che c’è.