Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer, LADEE nella forma più sintetica. Si tratta del nuovo modulo orbitante che la NASA si appresta a lanciare nei prossimi giorni. A renderlo particolarmente interessante è l’attrezzatura equipaggiata, in particolare un laser grado di mettere in comunicazione la Terra e la Luna con un ritardo di pochi secondi, dunque quasi in tempo reale. Un progetto complesso, che potrebbe spalancare le porte a nuove frontiere per quanto riguarda l’esplorazione dello spazio.
LADEE porterà con sé un laser con frequenza vicina a quella degli infrarossi, come parte dell’esperimento denominato Lunar Laser Communication Demonstration. LLCD invierà segnali verso la Terra alla velocità di 622 megabit ogni secondo, sei volte maggiore rispetto a quanto oggi possibile dalla Luna.
È quanto riportato in un articolo comparso sulle pagine di New Scientist. Di seguito, invece le parole ufficiali rilasciate dell’agenzia aerospaziale americana.
Sfruttando un telescopio piccolo e leggero, LLCD trasmetterà centinaia di milioni di impulsi laser ogni secondo, verso una delle tre stazioni presenti sul nostro pianeta, scelta in base all’assenza di nuvole nel cielo.
È importante per le tre stazioni essere situate in località con bassa presenza di nubi o altri ostacoli visivi, in quanto le condizioni meteorologiche avverse possono interrompere la ricezione del segnale. I luoghi scelti dalla NASA sono situati nel Nuovo Messico, in California e in Spagna, aree solitamente sgombre da nuvole. Il funzionamento del sistema richiede il completamento di due step: innanzitutto sia il terminale nello spazio che quelli sulla Terra devono identificare la posizione dell’altro, poi l’invio dei dati avviene tramite impulsi luminosi.
Quando nel 1968 gli astronauti dell’Apollo 8 inviarono il primo scatto della Terra fotografata dalla Luna, l’immagine (visibile di seguito) impiegò diversi giorni prima di poter arrivare ed essere vista sul nostro pianeta. Grazie alla tecnologia che verrà sperimentata con LADEE e LLCD, la comunicazione tra i due corpi celesti potrà avvenire quasi in tempo reale.