E’ già diffuso in alcuni piccoli contesti del Milanese con massimo 5-6 unità, ma la speranza è che presto venga diffuso ad altre zone. Stiamo parlando di una ADSL “condominiale”, una connessione centralizzata all’interno del palazzo che viene poi condivisa attraverso un impianto (tipicamente router wireless con extender oppure in pochi casi impiantistica vera e propria di LAN) ai singoli appartamenti.
Ovviamente come tutte le soluzioni anche questa ha i suoi pro ed i suoi contro che dipendono in larga parte dal contesto in cui viene inserita. Cerchiamo di analizzare assieme la convenienza o meno di un simile progetto considerando anche che questa soluzione risulta particolarmente efficace in zone raggiunte dalla fibra ottica (in grado di raggiungere una connettività anche di 100 Mbps).
Il vantaggio principale è sicuramente identificato nell’abbattimento dei costi. E’ infatti possibile avere una sola linea esterna ad alta velocità (dipendente ovviamente dalla quantità di utenti presenti) eventualmente anche VoIP permettendo così di risparmiare su canoni, tasse e servizi aggiuntivi. D’altro canto per la legge d’azione e reazione la convenienza si basa sull’adesione al servizio da parte di tutti gli utenti del condominio; in caso contrario si rischia di superare i costi individuali ed avere un servizio di eccellenza magari non sfruttato. Un altro vantaggio è la possibilità di mantenere alti volumi di traffico nei momenti di minor carico; per fare ciò è necessario utilizzare sul router un apparecchio di controllo della bandwith in base alla saturazione di rete, al numero di persone connesse etc (è importante mantenere sempre un livello di bandwith accettabile da parte dell’utente quindi il taglio di banda richiesto al provider dipenderà in larga parte dal numero di unità presenti sulla rete). Un altro vantaggio è l’abbattimento dei costi di manutenzione. Un condominio o comunque un contesto multiutenza vedrà dividere le spese di manutenzione dell’impiantistica (deterioramento di cavi, antenne ed altre componenti) anche se contemporaneamente i costi di impianto iniziali saranno più alti che per la persona singola (seppur divisi).
Tirando le somme l’ADSL gestito a livello centralizzato può essere una buona soluzione per contesti omogenei (richiesta diffusa se non unanime di una connessione alta velocità) e tendenzialmente di nuova costruzione (per poter facilitare l’impiantistica) anche se non viene esclusa la possibilità di utilizzarli in strutture datate; vedremo come si evolverà la situazione precisando che la diffusione o meno di questa pratica dipenderà unicamente dalla volontà della gente.