Pare che Lady Gaga sia coinvolta in qualche modo con il caso di Wikileaks e lo scandalo prodotto nella diplomazia mondiale. Un vestito decisamente osé? Una dichiarazione eccessiva? Niente di tutto questo: solo l’inconsapevole cavallo di Troia col quale il database è stato hackerato.
La vicenda è raccontata dal Guardian, uno dei giornali che ha ricevuto in anticipo il materiale fornito dal sito, come citato nel post precedente.
Il soldato 22enne Bradley Manning sarebbe il colpevole di questa sottrazione indebita. Prima di essere arrestato, avrebbe anche raccontato lo stratagemma che aveva intenzione di usare per il suo scopo: entrare con un CD riscrivibile di canzoni di Lady Gaga e poi salvare i file.
Nessuno sospetterà qualcosa, canticchiando col labiale “Telephone” di Lady Gaga riscriverò il CD ed estrarrò dal database tutti i dati. Ho un accesso senza precedenti alle reti, 14 ore al giorno 7 giorni alla settimana da otto mesi.
Che ci sia riuscito è ormai sotto gli occhi di tutti. Come sia stato individuato e da quali accuse si debba difendere è invece misterioso. Tanto che qualche tempo fa Julian Assange non ha esitato a incolpare addirittura un importante giornale, Wired, di aver contribuito al suo arresto.
Quello che è già definito come il più grande scandalo diplomatico di tutti i tempi nasce dunque da un banale DVD rimasterizzato con un file da 1.6 Gigabite in formato CSV.
Chissà cosa diranno gli storici di questi tempi e come li chiameranno: l’era della pirateria politica? O per mettere assieme tutto, cultura pop e politica, l'”era di Lady Gaga“?