L'alternativa vera all'OLPC è la condivisione

Arriva direttamente dall'India la possibile alternativa al computer low cost per la riduzione del digital divide nelle zone più povere. Si tratta di un sistema che consente di condividere la potenza di un solo computer tra 30 persone
L'alternativa vera all'OLPC è la condivisione
Arriva direttamente dall'India la possibile alternativa al computer low cost per la riduzione del digital divide nelle zone più povere. Si tratta di un sistema che consente di condividere la potenza di un solo computer tra 30 persone

La vera alternativa al progetto One Laptop Per Child di Negroponte potrebbe arrivare direttamente dai paesi in via di sviluppo. Si tratta di nComputing di Abdul-Muyeed Chowdhury, una soluzione che consente di condividere un medesimo computer tra un massimo di 30 utenti diversi e indipendenti.

Si tratta in sostanza di una virtualizzazione (attraverso tecnologia proprietaria) da attuarsi nelle scuole o nei cyber cafè dove vengono installate diverse postazioni, ognuna delle quali dotata di proprio monitor, tastiera e mouse separati, che si connette ad una scatola nera la quale poi finisce dentro l’hub del pc. «Per anni abbiamo detto che i pc sono supercomputer. Ma quando poi davvero vediamo quanto lavoro possono fare rimaniamo comunque stupiti» spiega Chowdhury.

La sua soluzione è decisamente più economica di quella di Negroponte (70 dollari a postazione contro i 188 di un laptop low cost del MIT) ma radicalmente diversa perchè non dona un device ma ne consente l’utilizzo in un luogo fisso. Ovvia la reazione del papà dell’informatica low cost, per nulla d’accordo con un simile approccio che impedisce ai bambini di avere uno strumento di apprendimento a disposizione sia a scuola che fuori scuola.

«Nelle campagne avere un portatile o un computer da tavolo è un lusso, perchè la gente non ha i tavoli» è l’ovvia risposta di Chowdhuri, il quale si fa forza del fatto che nel suo paese lo stipendio medio è di uno o due dollari al giorno e dunque non avrebbe senso possedere un computer: è meglio condividerlo.

L’idea di Chowdhuri piace e funziona, tanto che da poco ha annunciato di aver siglato un accordo per la vendita di 50.000 terminali a 5.000 scuole dello stato di Andhra Pradesh in India. I computer andranno a beneficio di ben 1,8 milioni di studenti. Si tratta di un accordo simile a quello che un anno fa il Governo macedone fece per aggiudicarsi 180.000 terminali nComputing. In totale solo negli ultimi mesi la società ha distribuito circa 1 milione di terminali, meno degli 1,7 milioni dei Classmate di Intel ma più dei 700.000 OLPC venduti nel mondo.

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