Samsung ha portato il suo Gear VR al Salone dell’automobile di Ginevra 2015 e si è unita a un partner d’eccezione per pubblicizzarlo, Lamborghini, a bordo dell’ultima nata, Huracán. I visitatori della fiera hanno potuto godere di un’esperienza di guida unica, immersi in una realtà virtuale differente, in cui vivere il brivido della velocità e realizzare il sogno di essere un pilota in maniera unica e coinvolgente.
Accomodandosi nell’abitacolo della vettura e indossando il visore Samsung Gear VR con tecnologia Oculus, è stato possibile partire per un viaggio virtuale in grado di far provare l’incredibile sensazione di essere alla guida di una Huracán. Il Samsung Gear VR per l’Italia è il primo esempio commerciale di realtà virtuale, disponibile nei Samsung Shop, nato da un accordo dei coreani con Oculus e dall’idea di usare le lenti e il caschetto dell’azienda acquistata da Facebook per 2 miliardi di dollari. Al visore si sono aggiunti gli accorgimenti necessari per simulare l’accelerazione e la sommatoria di queste esperienze sensoriali ha generato l’esplosione sensoriale dipinta sul volto dei tester al Salone. Si tratta della prima delle esperienze con cui Samsung Gear VR e Lamborghini Huracán tentano di stupire gli appassionati di tecnologia e quelli di automobilismo, ma a questa possibilità seguiranno altre demo successivamente.
Sedersi nella Huracán e provare l’esperienza, anche se virtuale, di raggiungere oltre 325 km/h, con l’accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,2 secondi e da 0 a 200 Km/h in 9,9 secondi, non è una cosa da tutti i giorni. La vettura, erede della Gallardo, che ha debuttato ufficialmente proprio al Salone di Ginevra nel 2014, è l’ultima vettura del segmento delle supersportive di lusso prodotta da Lamborghini e combina performance di livello elevato con una grande facilità di guida a una tecnologia innovativa, ridefinendo l’esperienza di guida delle vetture supersportive. Se a tutto ciò si aggiungere la realtà virtuale con un visore creato ad hoc, l’emozione è assicurata.
Un nuovo modo di pensare la velocità, insomma, eliminando i pericoli grazie alle virtù della virtualità.