La Brand Asset Digital ha da poco lanciato P2Pwords, la prima piattaforma pubblicitaria pay per click dedicata alle reti peer to peer.
Come avviene con Google AdWords, P2Pwords consente ai suoi inserzionisti di veicolare messaggi promozionali agli utenti sulla base di ciò che stanno cercando sulle reti P2P. Il compito di Digital Asset è però più complicato perché, a differenza di Google, deve inserire i messaggi pubblicitari tra i risultati delle ricerche fornite da programmi di altre società.
Resta da vedere quali saranno i risultati. Molti inserzionisti pubblicitari hanno finora evitato i principali network di file sharing, perché pensavano che le persone li usassero solo per scaricare quello che gli passava per la mente. E Brand Asset Digital non sta cercando di raggiungere gli utenti di uno dei più popolari programmi di file-sharing come BitTorrent.
D’altra parte, secondo comScore, le ricerche su Google e i suoi fratellini sono circa 400 milioni al giorno e generano 20 miliardi di dollari l’anno di pubblicità. Sembrano tante, ma rappresentano un quarto delle ricerche fatte ogni giorno sulle reti P2P, almeno secondo le stime fatte da Tiversa, un’azienda che si occupa di sicurezza nel campo del file sharing.