Il Dipartimento di Giustizia USA ha comunicato la certificazione dell’ennesimo cartello per fissare il prezzo e limitare la concorrenza. Nell’occhio del ciclone due aziende ed un prodotto: i Thin Film Transistor-Liquid Crystal Display (TFT-LCD, anche conosciuti come “transistor a pellicola sottile“). Il prodotto, molto diffuso, è utilizzato in monitor per Pc, telefonini, televisioni, videogiochi e quant’altro, ma la distribuzione internazionale è perlopiù concentrata su pochi grandi nomi. 585 milioni di dollari di penale dovrebbero ora porre quantomeno un freno al fenomeno.
Secondo quanto notificato dal DOJ, la violazione antitrust è stata certificata da un grand jury federale e coinvolge la Chunghwa Picture Tubes Ltd. (Chunghwa) e la LG Display Co. Ltd. (LG). Cheng Yuan Lin, Tony Cheng e Duk Mo Koo, in combutta con un ulteriore «co-cospiratore», avrebbero accordato un regime preciso dei prezzi evitando dunque di competere su questo piano, tenendo alti i prezzi e determinando così una evidente distorsione del mercato e del regime legale di concorrenzialità.
Per i tre indiziati (residenti tra Cina, Taiwan e Corea), è stata certificata la specifica attività illecita in periodi che vanno dal 2001 al 2005 su un mercato quantificato nel 2006 sui 70 miliardi di dollari. Le indagini hanno reso trasparente l’intera filiera, partendo dai primi incontri fino ai meeting segreti in alcuni hotel di Taiwan per coordinare prezzi, caratteristiche ed assemblaggi dei prodotti. In precedenza avevano già patteggiato una penale altri alti responsabili dei due gruppi ed in 15 giorni il caso si è chiuso: LG si è trovata a dover fare i conti con una penale da 400 milioni di dollari (la seconda più grande multa nella storia antitrust USA), mentre la Chunghwa mette a bilancio 65 milioni. Un mese prima la Sharp chiudeva a 120 milioni la propria parte di istruttoria per i TFT-LCD venduti a Dell, Apple e Motorola. A tutto ciò si aggiungono le sanzioni penali e pecuniarie inflitte ai rispettivi responsabili coinvolti nella vicenda.
«La divisione antitrusti perseguirà vigorosamente gli individui che portano avanti crimini antitrust contro consumatori e business statunitensi […] le sentenze odierne dovrebbero rendere chiaro il fatto che non c’è salvezza per i cartelli internazionali che violano la normativa antitrust statunitense»: queste le parole lasciate nel comunicato ufficiale da parte di Scott D. Hammond a nome della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia.