La tappa de L’Aquila dello StartupBus ha immediatamente creato il giusto contesto attorno all’evento. Perché di contesto si tratta e il bus se ne è reso conto immediatamente passando di fianco al centro storico della città. Mura crollate, ferite aperte, una atmosfera severa a ricordare a tutti quel che già era previsto: creare impresa significa anche assunzione di responsabilità (soprattutto responsabilità sociale), significa utilità, significa rispondere a bisogno reali.
Ma L’Aquila, oltre a rappresentare un punto di catalisi dell’attenzione, ha sorprendentemente anche configurato il primo vero punto di slancio per le idee dei “cervelli in movimento”. Lungi dal piangere una posizione di città bisognosa di aiuto, infatti, L’Aquila ha accolto gli startupper ponendosi ad esempio costruttivo di rilancio, rivalsa e innovazione. Gran parte del merito è del sindaco Massimo Cialente, il quale ha raccontato le iniziative con cui la città sta cercando di ripartire.
«L’Aquila è un laboratorio», ha esordito il primo cittadino: l’innovazione è diventata una necessità fin dal giorno successivo al terremoto del 6 aprile, quando è divenuto chiaro a tutti come una normale procedura di ricostruzione non sarebbe stata perseguibile. Oggi l’Aquila stimola i talenti ad affluire, affinché possano incontrarsi, contaminare l’atmosfera, partorire nuove dinamiche e costruire così un clima in grado di bilanciare l’inevitabile depressione che ha colto la comunità locale.
Entro 15 anni, spiega Cialente, L’Aquila può tornare come e migliore di prima: nuove tecnologie nelle ristrutturazione, assieme a logiche da Smart City e nel contesto di un sostrato fatto di startup, coworking e incubatori, possono configurare un ecosistema di grandissimo potenziale a cui il rilancio della città può affidarsi per guardare al domani con fiducia.
L’Aquila come esempio
L’Aquila è dunque un laboratorio né più né meno come le idee a bordo dello StartupBus: è questo il messaggio che passa agli startupper, un esempio concreto di come la ricchezza dei talenti possa costituire quel brodo primordiale da cui tutto ha origine.
Talento e intelligenza come catalizzatori di investimenti e coinvolgimento: l’idea giusta, in un contesto del genere, può rappresentare la scintilla che fa deflagrare il successo. Affrontare subito la tappa de L’Aquila è pertanto per le squadre un passo fondamentale nel quale una necessaria presa di coscienza si fa esperienza diretta: i muri crollati e le crepe in vista sono uno strappo che urla vendetta e che, sulle strade dell’innovazione, deve naturalmente sublimare in ispirazione.