Quasi un segno del destino. Da pochi giorni è disponibile sulle mappe di Google la versione Street View di buona parte delle zone colpite dal terremoto.
Oggi è possibile andare su Google Maps per fare un paradossale giro turistico in zone che non ci sono più. Paganica, Tempera, tutto il circondario di L’Aquila. Su strade oggi piene di macerie, per vedere case che non esistono più. Dove viveva gente che oggi non c’é più, peraltro.
Forse questa recente testimonianza potrà aiutare a riflettere, col senno del poi, su cosa si sarebbe potuto fare; su come si sarebbe dovuto prevedere che certi edifici non possono stare in piedi in zone che già nel recente passato furono rase al suolo da un evento di portata similare.
Col senno del poi è facile. Ma, in ogni caso utile.