Una città ricostruita virtualmente dai cittadini. Una possibilità formidabile per L’Aquila, distrutta dal terremoto un anno e mezzo fa e ancora con le macerie a terra. Una città fantasma che prima o poi dovrà tornare alla vita. Ma come? Con SketchUp, il modellatore 3D di Google Earth.
Il progetto, coordinato dall’architetto inglese Barnaby Gunning e intitolato Comefacciamo, è partito da un enorme mole di immagini (più di 60mila) catturate dagli aquilani, che hanno costituito la base sulla quale si è intervenuti per un’azione di ricostruzione crowdsourcing mai vista prima.
Oltre 200 persone hanno seguito corsi con docenti arrivati direttamente dagli USA per utilizzare al meglio il software, con lo scopo di ricreare L’Aquila così come gli aquilani stessi vorrebbero tornasse a essere. Il blog ufficiale di Google ne ha parlato ieri in un post dove è un docente italiano a raccontare l’esperienza:
Insegnare in lingua italiana su un prodotto sul quale io lavoro quasi esclusivamente in inglese si è rivelato più impegnativo di quanto pensassi. Mi ci è voluto un po’ per abituarmi a usare i nomi corretti. I volontari che hanno frequentato i miei corsi hanno più che compensato la frustrazione della lingua con la loro passione. Non sono stati solo studenti attenti: il desiderio di fare qualcosa per la loro amata città è stato contagioso.
I primi risultati di questo lavoro sono già visibili perciò ora è il momento della terza fase: bisogna trovare tanti volontari per lavorare sodo di mouse: ci sono 170 ettari di centro storico da modellare.
È infatti ancora possibile prendere parte al progetto contribuendo da qualunque città: basta collegarsi e iscriversi.
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