Gli ultimi blocchi degli indirizzi del vecchio standard IPv4 assegnati da tempo, piano piano si stanno esaurendo, cosa che rende la migrazione verso il nuovo standard IPv6 sempre più necessaria e urgente. Arriva infatti dall’Asia la notizia che i blocchi di indirizzi destinata agli operatori e provider di quell’area si sono esauriti prima del previsto. Il boom del Web in quel territorio è da ricercarsi nel grande successo che Internet ha avuto negli ultimi anni e soprattutto alla grande diffusione dei dispositivi mobili.
Le zone asiatiche sono dunque le prime che hanno esaurito gli ultimi IP rimasti a disposizione. Che fare dunque? Esistono ancora 16.777.216 indirizzi liberi, ma il loro utilizzo dovrà essere estremamente ponderato e dedicato nella maggior parte dei casi ad agevolare la migrazione verso il nuovo standard IPv6.
Non rimane dunque che accelerare le procedure di migrazione verso l’IPv6. Ricordiamo che l’8 giugno si svolgerà l’IPv6 Day, in cui molti dei principali operatori mondiali testeranno per alcune ore la loro rete IPv6. Ma forse è venuto il momento di anticipare i tempi e lavorare affinché il passaggio risulti indolore per gli utenti finali. Nonostante infatti le mille garanzie dei provider di tutto il mondo, l’adeguamento delle infrastrutture di rete all’IPv6 è ancora abbastanza indietro, soprattutto per colpa di chi non ha saputo prevedere per tempo il grande boom di Internet degli ultimi 2-3 anni.
Se comunque tutto andrà bene come speriamo, il passaggio all’IPv6 per noi utenti finali sarà non solo indolore, ma anche trasparente, in quanto non ci accorgeremo di nulla anche perché sarà garantita per molti anni la retro compatibilità con gli hardware attuali, anche con quelli che non supportano l’IPv6.