La qualità dell’immagine di apertura lascia un po’ a desiderare, ma risulta comunque sufficiente per dare un primo sguardo alle chiatte galleggianti che Google sta allestendo in diverse città degli Stati Uniti. Si è iniziato a parlarne il mese scorso, ipotizzando la costruzione di nuovi data center posizionati sull’acqua per facilitare il processo di raffreddamento dei server, poi ha preso piede l’ipotesi di una finalità diversa: negozi per la vendita degli occhiali Google Glass.
Un portavoce del gruppo californiano è intervenuto ieri facendo almeno in parte chiarezza sulla questione: si tratterà di uno spazio dove le persone potranno entrare in contatto con le tecnologie sviluppate, una sorta di showroom oppure edifici dove apprendere nuove tecniche di sviluppo. Ecco la dichiarazione completa.
Le chiatte di Google… Un data center galleggiante? Una nave per party sfrenati? Un container per l’ultimo dinosauro vivente? Sfortunatamente, nulla di tutto questo. Anche se è ancora presto per parlarne in modo ben definito e le cose potrebbero cambiare, stiamo valutando l’idea di utilizzare le chiatte come uno spazio interattivo dove le persone possono conoscere le nuove tecnologie.
Oggi sulle pagine del sito SFGate sono comparse nuove informazioni, alcune delle quali riguardano le dimensioni delle chiatte: 15 metri di altezza per 75 circa di larghezza. L’intera struttura sarà costituita da materiale recuperato dai container solitamente utilizzati per il trasporto delle merci, con una forma che in qualche modo richiama alla mente le pinne di un pesce. È quanto emerge dai documenti depositati dalla società By and Large (vicina a Google) presso l’autorità portuale di San Francisco.
Oltre alla struttura in preparazione a Treasure Island ne sono previste altre a Fort Mason, Angel Island, Redwood City e Richmond, ognuna capace di accogliere fino a 1.000 persone ogni giorno. È possibile che il tutto possa essere trasportato in diverse località tramite navigazione, per poi ancorarsi a riva di una nuova città.