Last.fm chiude in Italia e non solo

Dal 15 gennaio 2013, Last.fm spegnerà il servizio di radio streaming sia in Italia che negli altri Paesi, tranne UK, USA e Germania. Bye Bye Last.fm.
Last.fm chiude in Italia e non solo
Dal 15 gennaio 2013, Last.fm spegnerà il servizio di radio streaming sia in Italia che negli altri Paesi, tranne UK, USA e Germania. Bye Bye Last.fm.

Last.fm sta per introdurre enormi cambiamenti al proprio servizio musicale, ma non vi è all’orizzonte alcuna buona notizia per gli utenti: a partire dal 15 gennaio 2013, il servizio Last.fm verrà disattivato sia in Italia che in tutti gli altri Paesi del mondo nei quali è attualmente attivo, a esclusione degli Stati Uniti, del Regno Unito e della Germania.

Sarà dunque questo l’ultimo mese in cui gli abbonati a Last.fm potranno fruire del servizio di streaming radio. La notizia è ufficiale, dato che è appena stata confermata dalla società attraverso un post pubblicato sul proprio blog, tramite cui viene anche spiegato che «continueremo a cercare nuovi modi per portare la musica a più persone, in maniera economica, se possibile. In futuro, speriamo di avere la possibilità di offrire lo streaming a un pubblico più ampio».

Da tempo in Italia, e in altri paesi, il servizio di proprietà di CBS Interactive non era più disponibile in versione gratuita ma solo in abbonamento, ed era peraltro stata disabilitata anche la possibilità di ascoltare la radio di Last.fm su dispositivi mobile. Dal 15 gennaio, anche chi ha sottoscritto un abbonamento non potrà più disporre delle radio in streaming.

Il team ha spiegato le motivazioni dietro tale decisione e, come ci si può attendere, sono gli alti costi di licenza dei brani ad aver costretto CBS a spegnere Last.fm. Tali spese sono ancora troppo alte per consentire alla società di generare guadagni necessari sia a sostenere le spese, che a garantire il futuro del team. Last.fm sopravviverà comunque come motore di raccomandazione tramite Discover, che propone nuovi ascolti, tramite l’app per Spotify che si appoggia a tale servizio e all’app per iOS appena resa disponibile per il download in tutto il mondo. Questa si limiterà però ad effettuare lo scrobbling da mobile, ovvero consentirà di creare playlist automatiche con i brani musicali già archiviati sulla memoria dei dispositivo iOS utilizzato.

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