Last.fm si autodefinisce la più grande piattaforma gratuita di musica online e non a torto. Il sistema di suggerimenti basato sulle scelte e le abitudini di ascolto dei suoi utenti, infatti, costituisce uno dei più efficaci mezzi di distribuzione musicale odierni.
Fedele alla sua ideologia basata sul contributo dal basso, ora Last.fm lancia Build.last.fm, una nuova sezione del sito dalla quale avere accesso alle molte “estensioni” del software progettate dagli utenti a partire dalla struttura open del sito. Si tratta di widget o gadget complementari al programma indispensabili per estenderne l’uso ad altri contesti, programmi anch’essi gratuiti e liberamente scaricabili ed ora tutti riuniti in un sito unico.
È stata proprio l’azienda a capire di dover puntare sulla componente dell’add-on quando da stime interne è emerso come l’uso di applicazioni di terze parti su altri siti abbia aumentato la propria utenza di ben 19 milioni di unità, da sommare ai già consolidati 21 milioni.
Inoltre è lo stesso Richard Jones, cofondatore della compagnia, a dichiarare in un comunicato stampa che: «Last.fm entrerà nel mercato della telefonia mobile e delle console per videogiochi, creando partnership con altre grandi piattaforme multimediali, per continuare a offrire il migliore servizio online di ricerca e ascolto musicale» una decisione figlia dei frutti dell’apertura del software.
Un valido esempio di progetto sviluppato da terze parti che si avvale dell’archivio e delle potenzialità di Last.fm è un’applicazione APB per il nuovo MMOG di Realtime Words che consentirà di sincronizzare la musica del gioco tramite il software della compagnia. Ma anche la BBC utilizza widget Last.fm per far gestire la musica ai propri utenti e Skype mette in comune i gusti della propria utenza attraverso la medesima tecnologia.